giovedì, 5 Dicembre 2024
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Operazione ‘Orion’: scoperta una nuova rotta di narco-sommergibili dalla Colombia all’Australia

Un’operazione internazionale guidata dalla Colombia ha portato al sequestro record di 1.400 tonnellate di droga, inclusi 225 tonnellate di cocaina, e ha svelato una nuova rotta di traffico diretto verso l’Australia. L’operazione “Orion”, durata sei settimane e che ha coinvolto 62 paesi, ha intercettato sei narco-sommergibili carichi di cocaina, uno dei quali trasportava 5 tonnellate di droga con destinazione Oceania.

La nave, intercettata 1.250 miglia a sud-ovest dell’Isola Clipperton, aveva carburante sufficiente per coprire le 4.000 miglia dal porto colombiano di Tumaco all’Australia, secondo la dichiarazione del viceammiraglio della marina colombiana Orlando Enrique Grisales riportata dalla BBC. Questo sequestro rappresenta il terzo semi-sommergibile individuato su questa rotta dalla marina colombiana e segna un’evoluzione nelle tecniche di contrabbando dei cartelli, che mirano a eludere i controlli portuali e navigare indisturbati in alto mare.

I narco-sommergibili, già usati dai cartelli negli anni ’90 per trasportare droga negli Stati Uniti, stanno ora trovando un nuovo utilizzo nel collegare il Sud America all’Oceania. Come riportato dalla CNN, un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine stima che nel 2022 la produzione globale di cocaina abbia raggiunto un record di 2.700 tonnellate. Negli ultimi anni, la polizia australiana ha avvertito che i cartelli della droga internazionali stanno prendendo sempre più di mira il Paese, dove il consumo elevato di cocaina e i prezzi record hanno incentivato i narcotrafficanti a innovare, utilizzando imbarcazioni a basso profilo visivo e con maggiore capacità di carburante.

L’operazione “Orion”, che ha coinvolto mezzi navali, aerei e lo scambio di intelligence tra i partner internazionali, ha anche portato all’arresto di oltre 400 persone, al sequestro di armi illegali e al contrasto del traffico di migranti. Manuel Rodríguez, direttore dell’unità antidroga della marina colombiana, ha affermato che la cooperazione internazionale è stata fondamentale per il successo dell’operazione, in particolare la condivisione di informazioni, secondo quanto riportato da The Guardian.

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha elogiato il lavoro della marina, sottolineando come il sequestro di 225 tonnellate di cocaina rappresenti non solo un duro colpo per i cartelli, ma anche un passo avanti nella protezione di vite umane dai danni causati dal narcotraffico globale.

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