martedì, 7 Gennaio 2025
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Siria: elezioni possibili non prima di quattro anni

Ahmed al-Sharaa annuncia un lungo processo di transizione politica dopo la caduta del regime di Assad

La Siria affronta un periodo di transizione incerto dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, con il leader ribelle Ahmed al-Sharaa che ha dichiarato che potrebbero essere necessari fino a quattro anni per organizzare nuove elezioni.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, al-Sharaa ha spiegato che il processo includerà la redazione di una nuova costituzione, un censimento della popolazione e altre riforme fondamentali per garantire elezioni trasparenti. Il leader ribelle ha sottolineato che “servirà almeno un anno” per vedere miglioramenti tangibili nei servizi pubblici e nelle infrastrutture dopo anni di conflitto.

La BBC riferisce che il nuovo leader ha annunciato l’intenzione di sciogliere il proprio gruppo ribelle Hayat Tahrir al-Sham (HTS) durante una Conferenza per il Dialogo Nazionale, prevista nei prossimi tre mesi. L’incontro vedrà la partecipazione di leader dell’opposizione, rappresentanti etnici e religiosi, e funzionari dell’ex regime di Assad. Questa mossa mira a promuovere un consenso nazionale necessario per la stabilizzazione del paese.

Nel frattempo, El País evidenzia il tono conciliatorio del leader verso potenze regionali come la Russia e l’Iran. Nonostante il loro precedente sostegno al regime di Assad, il leader ribelle ha affermato che esistono interessi comuni con Mosca e ha auspicato un dialogo costruttivo per il futuro della Siria.

La transizione politica delineata da al-Sharaa segna un importante passo verso la normalizzazione della situazione nel Paese Mediorientale, ma il lungo processo elettorale e le sfide logistiche ed economiche sollevano interrogativi sulla stabilità del paese nei prossimi anni.

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