La Corea del Sud sta affrontando il più grave incendio boschivo della storia, con oltre 35.000 ettari di bosco distrutti nel sud-est del Paese, superando il precedente record del 2000. L’incendio è iniziato il 21 marzo nella contea di Uiseong, diffondendosi rapidamente verso est, alimentato da venti forti e una siccità estrema che ha reso il terreno altamente infiammabile.
Secondo The Guardian, il bilancio delle vittime è salito a 27, tra cui un pilota di elicottero morto durante le operazioni di spegnimento. La maggior parte delle vittime sono persone anziane che non sono riuscite a fuggire in tempo. Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di “emergenza nazionale”, mentre i soccorritori continuano a lottare contro le fiamme.
Nonostante l’intervento dei vigili del fuoco e l’uso di oltre 120 elicotteri, la geografia montuosa e la scarsità di risorse hanno reso le operazioni di spegnimento estremamente difficili. Le previsioni meteo parlano di piogge leggere, insufficienti a fermare l’avanzamento del fuoco.
Inoltre, The Independent ha riportato che l’incendio ha causato la perdita del tempio Gounsa, uno dei più antichi della Corea del Sud, fondato nel 681 durante la dinastia Silla. Grazie all’intervento tempestivo di funzionari del patrimonio culturale, sono state salvate solamente alcune reliquie antiche, tra cui una statua di Buddha del VIII secolo.
Le autorità sospettano che le cause dell’incendio possano essere collegate ad attività umane, come scintille provocate da lavori di saldatura o incendi accesi per ripulire l’erba secca intorno alle tombe di famiglia. Le condizioni climatiche estreme hanno reso il terreno particolarmente vulnerabile, accelerando la diffusione delle fiamme.
La BBC riferisce che il cambiamento climatico gioca un ruolo fondamentale in questo disastro. Lee Han-kyung, responsabile per la gestione delle emergenze in Corea del Sud, ha dichiarato: «Questi incendi dimostrano ancora una volta la durezza della crisi climatica che stiamo vivendo». Le temperature più alte e la scarsità di piogge hanno creato il terreno ideale per la propagazione delle fiamme, minacciando anche siti storici UNESCO, come il Villaggio Hahoe e l’Accademia Confuciana Byeongsan.
Le operazioni di spegnimento potrebbero richiedere ancora giorni, mentre la Corea del Sud si prepara a un lungo periodo di ricostruzione e a dover affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico, con politiche più severe per proteggere l’ambiente e preservare il patrimonio storico e culturale del Paese.