venerdì, 6 Giugno 2025
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Tensione tra Israele e Siria: nuovi attacchi e accuse reciproche aggravano la crisi

Dopo il lancio di proiettili dalla Siria, Israele risponde con raid aerei su Damasco, Quneitra e Daraa. Cresce il rischio di una nuova escalation nel fragile equilibrio mediorientale

Israele ha colpito il sud della Siria nella notte tra il 3 e il 4 giugno, dopo il lancio di proiettili verso il proprio territorio. A riportare la notizia è il The Guardian. Le Forze di Difesa israeliane affermano di aver mirato a depositi di armi appartenenti all’esercito siriano, considerato responsabile delle provocazioni. Non è chiaro chi abbia lanciato i razzi, al momento nessun gruppo ha rivendicato ufficialmente l’attacco. Le indagini sono ancora in corso.

Fonti siriane riportano attacchi nelle province di Damasco, Quneitra e Daraa. I raid avrebbero causato danni ingenti a strutture e civili. Il Ministero degli Esteri siriano smentisce ogni responsabilità nei lanci e accusa “forze esterne” di destabilizzare la regione per fini strategici. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha puntato il dito contro il presidente siriano Ahmed al-Sharaa, promettendo una “risposta completa” da parte d’Israele.

Una precedente offensiva israeliana, pochi giorni prima, aveva già causato la morte di un civile siriano nella regione occidentale del Paese. Secondo media arabi, la responsabilità dei razzi sarebbe delle Brigate Martire Muhammad Deif, gruppo legato ad Hamas. Reuters non conferma la fonte.

Mortai israeliani hanno colpito l’area di Wadi Yarmouk, nella provincia di Daraa, vicino alle alture del Golan, sotto occupazione israeliana dal 1967. Residenti locali segnalano raid nei villaggi di confine e impedimenti a coltivare i campi. Cresce il malcontento nelle comunità rurali.

Israele prosegue la sua campagna di bombardamenti contro infrastrutture militari siriane, rafforzata dopo la caduta del presidente Bashar al-Assad nel dicembre 2024. Gerusalemme motiva l’espansione nei territori siriani con timori legati all’estremismo dei nuovi leader siriani saliti al potere.

Recentemente erano iniziati colloqui diretti tra Siria e Israele per ridurre la tensione. L’escalation rischia ora di bloccare ogni progresso. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, poiché un conflitto su larga scala tra Siria e Israele potrebbe destabilizzare ulteriormente l’intera regione mediorientale.

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