mercoledì, 3 Dicembre 2025

Oisin Gill

Il 20 novembre, il nostro ateneo ha organizzato in collaborazione con la FAO, una giornata per esplorare le opportunità lavorative all'interno dell'organizzazione delle Nazioni Unite. Il programma Exploring opportunities: a dialogue with the FAO’s Office of Youth and Women è stato presentato da Oisin Gill, leader del programma educativo dell'Ufficio della Gioventù e delle Donne presso FAO.

Si riporta il testo in lingua originale dell’intervista e di seguito la relativa traduzione in italiano.

So the first question is, how does FAO works integrate with that of governments and other international organizations?

Yeah, it’s a great question. I mean, as FAO, the Food and Agricultural Organization for the United Nations, is an international organization that is member State-led, meaning led by governments around the world, the work that we do is directly responding to the needs of member States and governments. So within FAO, we work to mainly reduce food insecurity, to end hunger and poverty in rural and developing areas. Specifically within our work in the Office of Youth and Women, we work to empower youth for a better food future. Our work is sponsored by some of the member States. And the work that we do, our work plan, is directly responding to what those member States see as valuable or see as important to ending hunger, to improving food security around the world. So this direction will come from them. It will be part of FAO’s larger strategic framework. And we’ll be responding to one element of FAO’s strategic framework, which is directly set by the member states, the governments that govern FAO.

How does your work relate to other international organizations?

As a UN agency, we want to cooperate, and we cooperate with many other UN agencies on several different topics. For our work specifically, and what I do, we work on agri-food systems education. A part of that is addressing climate change and working to address climate change or improve climate change education. As part of improving climate change education, we are co-coordinating one pillar of the Greening Education Partnership, which is hosted by UNESCO. Other agencies, international organizations that are involved in that include UNICEF, include the United Nations University, include the World Organization Scouts Movement, and many, many other organizations. And we collaborate, we work together to develop guidance documents, to develop policy materials, learning materials on climate change education, contributing our expertise in agri-food systems education. And that happens across FAO, in different partnerships, different networks, with many different other UN agencies and international organizations. We have to cooperate to improve what we’re doing, to strengthen what we’re doing on many different levels.

Great, thank you. Can you also give us a brief overview on how FAO does contribute to food insecurities?

Well, so from our side, we contribute to reducing food insecurity. It’s one of our guiding principles is ending hunger and improving food security for countries around the world. Our work in FAO is really to, on many different levels. And you can look at the work that we do in the headquarters, and then the work that we do on the ground. The work that we do in the headquarters here in Rome, because it’s not too far from here from Munich, is about coordinating, bringing people together. But really the work that happens on the ground is done by FAO country offices, FAO regional offices, and sub-regional offices that are based around the world. Our work, we conduct analysis or develop reports that review the situation in food insecurity, that review the situation of peoples around the world, indigenous peoples, indigenous communities, and in all different topics related to FAO’s work, including fisheries, for example, livestock, forestry. Many of these different thematic areas, we will compile reports, share these reports with the international community, with governments around the world, so that they can review their own policies on food insecurity, on agricultural development, on rural development. Specifically our work in FAO, we work to empower youth, or in the Office of Youth and Women in FAO, we work to empower youth for a better food future, as I mentioned. And this is helping young people address issues within their local communities, and some of those might be improving food security in their local communities. There are many other areas as well, but a lot of it is to produce more sustainably, produce more food better. We have four guiding principles in FAO, better production, so better producing more sustainably, in a better and more efficient manner. Better nutrition, so how do we improve the nutrition for people around the world. Better environment, so what is the environment that we are working in. How do we also consider producing better and more efficiently, but doing so with limited damage, or actually promoting renewable agriculture, renewable energies, sustainable agriculture. And then finally, better life, so looking at the communities that are around in the areas that we work in, the countries that we work in, how does agriculture improve their lives, how do we recognize culture as a mainstay of food and food heritage for our work.

Traduzione in lingua italiana:

La prima domanda è: in che modo il lavoro della FAO si integra con quello dei governi e delle altre organizzazioni internazionali?

È un’ottima domanda. Poiché la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, è un’organizzazione internazionale guidata dagli Stati membri, ovvero dai governi di tutto il mondo, il lavoro che svolgiamo risponde direttamente alle esigenze degli Stati membri e dei governi. All’interno della FAO, lavoriamo principalmente per ridurre l’insicurezza alimentare e porre fine alla fame e alla povertà nelle zone rurali e in via di sviluppo. Nello specifico, nell’ambito del nostro lavoro nell’Ufficio per la Gioventù e le Donne (Office of Youth and Women), ci impegniamo a responsabilizzare i giovani affinché possano avere un futuro alimentare migliore. Il nostro lavoro è sponsorizzato da alcuni Stati membri. Il nostro lavoro, il nostro piano di lavoro, risponde direttamente a ciò che gli Stati membri ritengono prezioso o importante per porre fine alla fame e migliorare la sicurezza alimentare in tutto il mondo. Fa parte del quadro strategico più ampio della FAO. E noi rispondiamo a un elemento del quadro strategico della FAO, che è direttamente stabilito dagli Stati membri, dai governi che governano la FAO.

In che modo il vostro lavoro è collegato ad altre organizzazioni internazionali?


In qualità di agenzia delle Nazioni Unite, cooperiamo e collaboriamo con molte altre agenzie delle Nazioni Unite su diversi argomenti. Per quanto riguarda il nostro lavoro specifico e quello che faccio io, ci occupiamo di educazione sui sistemi agroalimentari. Una parte di questo lavoro consiste nell’affrontare il cambiamento climatico e nell’impegnarsi per contrastarlo o migliorare l’educazione sul tema. in quest’ultimo ambito stiamo coordinando uno dei pilastri del Greening Education Partnership, ospitato dall’UNESCO. Altre agenzie e organizzazioni internazionali coinvolte in questo progetto includono l’UNICEF, l’Università delle Nazioni Unite, l’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout e molte altre organizzazioni. Collaboriamo e lavoriamo insieme per sviluppare documenti orientativi, materiali politici e didattici per l’educazione al cambiamento climatico, contribuendo con la nostra esperienza nell’educazione sui sistemi agroalimentari. Questo avviene in tutta la FAO e in diverse reti, con molte altre agenzie delle Nazioni Unite e organizzazioni internazionali. Dobbiamo cooperare per migliorare ciò che stiamo facendo e per rafforzare il nostro lavoro.

Ottimo, grazie. Potrebbe fornirci una breve panoramica su come la FAO contribuisce alla lotta all’insicurezza alimentare?

Beh, da parte nostra contribuiamo a ridurre l’insicurezza alimentare. Uno dei nostri principi guida è porre fine alla fame e migliorare la sicurezza alimentare nei paesi di tutto il mondo. Il nostro lavoro alla FAO si articola su diversi livelli. Si possono distinguere il lavoro svolto presso la sede centrale e quello realizzato sul campo. Il lavoro che svolgiamo nella sede centrale qui a Roma, che non è troppo lontana da Monaco, consiste nel coordinare e riunire le persone. Ma il lavoro sul campo è svolto dagli uffici nazionali della FAO, dagli uffici regionali e dagli uffici subregionali che hanno sede in tutto il mondo. Il nostro lavoro consiste nel condurre analisi ed elaborare relazioni che esaminino la situazione dell’insicurezza alimentare; la situazione delle popolazioni in tutto il mondo, delle popolazioni indigene; e di tutti i diversi argomenti relativi al lavoro della FAO, tra cui la pesca, l’allevamento e la silvicoltura. Per molte di queste aree tematiche elaboriamo rapporti che condividiamo con la comunità internazionale e con i governi di tutto il mondo, affinché possano rivedere le proprie politiche in materia di insicurezza alimentare, sviluppo agricolo e sviluppo rurale. Nello specifico, il nostro lavoro alla FAO consiste nel dare potere ai giovani, come ho già detto. Questo sta aiutando i giovani ad affrontare i problemi delle loro comunità locali, alcuni dei quali riguardano il miglioramento della sicurezza alimentare. Ci sono anche molti altri ambiti, ma gran parte di essi riguarda una produzione più sostenibile e una maggiore e migliore produzione alimentare. Alla FAO abbiamo quattro principi guida: una produzione migliore, ovvero una produzione più sostenibile, migliore e più efficiente; una migliore nutrizione, ovvero come migliorare l’alimentazione delle persone in tutto il mondo; un ambiente migliore, ovvero l’ambiente in cui lavoriamo; e infine una vita migliore, ovvero come considerare una produzione migliore e più efficiente, ma con un impatto limitato, o addirittura promuovere l’agricoltura rinnovabile, le energie rinnovabili e l’agricoltura sostenibile. Come possiamo produrre in modo migliore e più efficiente, ma con danni limitati, o promuovendo l’agricoltura rinnovabile, le energie rinnovabili e l’agricoltura sostenibile? Infine, migliorare la vita, ovvero guardare alle comunità che vivono nelle aree in cui lavoriamo, nei paesi in cui operiamo, come l’agricoltura migliora la loro vita, come riconosciamo la cultura come pilastro del cibo e del patrimonio alimentare per il nostro lavoro.

Lisia Petrini
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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