La Thailandia è stata tra i primi Paesi asiatici a riaprire le frontiere per accogliere i turisti stranieri, ma sta assistendo ad una lenta ripresa. Nei primi dieci mesi del 2021, la nazione ha ospitato 106.117 turisti stranieri, un numero inferiore rispetto ai 6,7 milioni del 2020. Prima della pandemia, la Thailandia accoglieva circa 40 milioni di visitatori annuali.
Le aziende di ospitalità, tra cui Asset World Corporation Pcl, che ha aperto la sua 19a struttura nel mese di novembre, hanno notato che la maggior parte delle prenotazioni proveniva dai Paesi occidentali e dal Medio Oriente. «Circa il 70% delle prenotazioni totali proveniva dall’Europa, tra cui Germania, Regno Unito, Paesi scandinavi, seguiti da Stati Uniti, Medio Oriente e Asia», ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters l’amministratore delegato Wallapa Traisorat, aggiungendo che il turismo nazionale ha aiutato il Paese a rialzarsi. «Nell’ultimo trimestre dell’anno, speriamo di vedere un miglioramento», ha concluso. La Thailandia, infatti, è fortemente dipendente dal turismo: nel 2019, 40 milioni di turisti hanno speso 1,91 trilioni di baht thailandesi (57,3 miliardi di dollari).
Centara Hotels and Resorts sta procedendo all’apertura di un hotel da 1,1 miliardo di baht (30 milioni di dollari) sull’isola di Samui, programmata per il mese di dicembre. Inizialmente, la struttura si aspetta che la maggior parte degli ospiti siano locali per soggiorni più lunghi, ha affermato Gun Srisompong, il capo della Financial Officier di Centara Hotels.
La Thailandia prevede solo 200.000 turisti stranieri al termine di quest’anno e cinque milioni nel 2022. Nonostante la riapertura, alcune aziende hanno affermato che le regole COVID-19 hanno reso ancora alcune cose difficili. «I turisti non sono completamente fiduciosi e sono ancora confusi con i regolamenti governativi», ha affermato Chitchai Senwong, direttore di un ristorante a Bangkok, citando una regola del governo che vieta il consumo di alcool dopo le ore 21 (ora locale). Tuttavia, dal primo dicembre tale regola sarà revocata per volere del Primo Ministro Prayut Chan-o-cha, il quale ha affermato che «siamo in alta stagione e non possiamo perdere questa opportunità», con il Capodanno alle porte.