Un attacco al consolato russo di Marsiglia, situato sull’Avenue Ambroise-Paré nell’VIII arrondissement, si è verificato il 24 febbraio, una data che segna il terzo anniversario dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, scoppiata nel 2022.
L’assalto è avvenuto poco prima delle 8 del mattino. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore ha lanciato tre bottiglie molotov, ordigni rudimentali realizzati con contenitori di vetro riempiti di benzina e sabbia, dotati di una miccia. Solo due dei tre ordigni sono esplosi, mentre il terzo è stato recuperato dalle forze dell’ordine per ulteriori accertamenti. Attualmente, è in corso un’operazione di sminamento per garantire la sicurezza dell’area.
Grazie alle registrazioni delle videocamere di sorveglianza presenti fuori dal consolato, è stato identificato un furgoncino nero nei pressi della struttura poco prima dell’esplosione, tuttavia, non è stato ancora possibile risalire al conducente, ma si sospetta si tratti di un veicolo rubato.
In risposta all’attacco, Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo, ha dichiarato: «Le esplosioni nei pressi del consolato russo a Marsiglia portano tutti i segni di un attacco terroristico. Esigiamo che il Paese ospitante adotti misure investigative rapide e complete per rafforzare la sicurezza degli edifici del Ministero degli Affari Esteri».
La Francia ha poi condannato qualsiasi azione che possa ledere la sicurezza delle strutture diplomatiche, sottolineando come l’inviolabilità, la protezione e l’integrità delle stesse e del loro personale siano principi fondamentali del diritto internazionale, secondo quanto riportato da Le Figaro.
Le indagini continuano, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi di questa vicenda che avviene in un contesto di crescente tensione geopolitica.