giovedì, 25 Aprile 2024
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Esplosione a San Pietroburgo: ucciso Vladlen Tatarsky, blogger favorevole alla guerra tra i più seguiti

Esplosione in un locale di San Pietroburgo, arrestata una 26enne contraria alla guerra

Lo scorso 2 aprile Vladlen Tatarsky, blogger pro-guerra da 560.000 followers, è stato ucciso da un’esplosione in un cafè di San Pietroburgo. Più di 30 persone sono rimaste ferite nell’attentato. Come riportato dal Guardian, la bomba era nascosta in una statua che doveva essere un regalo per Tatarsky durante un incontro pubblico.

Tatarsky era uno dei blogger più seguiti che, oltre a essere favorevole alla guerra in Ucraina, ha criticato anche i procedimenti utilizzati dal Governo russo senza però mai menzionare Putin. Solitamente, questi blogger hanno combattuto in precedenza al fronte, perciò molti di loro si sentono in potere di criticare le scelte politiche effettuate dal Governo. Proprio per questo motivo, il Presidente russo ha instituito una task force volta a coordinare il Governo con i blogger emergenti.

Il capo del gruppo Wagner, Evgenij Prigožin, ha sottolineato che non incolpa «il regime di Kiev» per l’atto terroristico ma piuttosto «un gruppo di radicali». Tant’è che la polizia di San Pietroburgo ha arrestato una donna sospettata d’essere l’autrice di questo attentato avendo già partecipato, e per questo detenuta, a varie manifestazioni contro la guerra in Ucraina.

Secondo quanto riferisce la BBC, la 26enne Darya Trepova appare in un video rilasciato dal Ministero dell’Interno russo nel quale ammette di aver portato la statua nel locale. Ciononostante, la sua affermazione sembra essere stata ottenuta sotto costrizione e lei non dice apertamente di essere consapevole della presenza di esplosivo dentro la statua. Gli amici e i familiari della donna non credono che lei abbia potuto fare un gesto simile, nonostante fosse contraria alla guerra. Suo marito ha espresso dubbi sulla veridicità dell’accusa, poiché crede che Darya non avrebbe mai fatto un atto del genere se ne fosse stata consapevole.

Nel caso in cui Tatarsky sia stato veramente il mirino di tale atto, sarebbe così la seconda persona favorevole alla guerra a essere stata uccisa. Nell’agosto del 2022, infatti, Darya Dugina, la figlia di un ultra-nazionalista russo, venne uccisa da una bomba inserita nella propria auto.

Alessia Bianconi
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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