giovedì, 1 Maggio 2025
HomeNotizie dal mondoMark Carney vince le elezioni in Canada

Mark Carney vince le elezioni in Canada

L’ex governatore della Banca del Canada e della Banca d’Inghilterra ha guidato i liberali a una vittoria inattesa, proponendosi come figura di stabilità in un contesto segnato dal ritorno di Trump

L’elezione di Mark Carney a primo ministro del Canada ha segnato una svolta politica inattesa. Economista di fama internazionale, già governatore della Banca del Canada e poi della Banca d’Inghilterra, Carney è riuscito a imporsi in pochi mesi come leader del Partito Liberale e capo del governo, conquistando l’elettorato con un approccio sobrio e pragmatico.

Il suo percorso politico ha avuto una rapida accelerazione a partire dal 16 dicembre, quando il primo ministro uscente Justin Trudeau ha annunciato le dimissioni. Politico riporta che, dopo un periodo di crescenti difficoltà interne e sondaggi sfavorevoli, Trudeau ha favorito la transizione, proponendo inizialmente a Carney il ruolo di Ministero delle Finanze. Il momento cruciale è arrivato con la sua elezione alla guida dei Liberali il 9 marzo, sconfiggendo la vicepremier Chrystia Freeland, e con la convocazione di elezioni anticipate appena dieci giorni dopo.

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca aveva riacceso vecchie frizioni commerciali e alimentato un diffuso bisogno di stabilità. Il messaggio pubblicato da Trump su X, in cui augurava «Buona fortuna al Grande popolo del Canada», è stato ampiamente interpretato come un’ingerenza esterna. In risposta, l’elettorato ha scelto di premiare una figura percepita come competente, solida e capace di restituire serenità al Paese.

Carney non ha mai nascosto il suo interesse per la politica. Già nel 2021 aveva espresso il proprio sostegno ai liberali, iniziando a collaborare come consulente economico. Negli anni, ha costruito una reputazione solida anche a livello internazionale, ponendo al centro della propria visione temi come il cambiamento climatico, la giustizia fiscale e la regolamentazione dei mercati.

Pur privo del carisma tradizionalmente associato ai leader politici, ha saputo conquistare consensi durante la campagna grazie a contenuti concreti e un linguaggio tecnico, più da conferenza economica che da comizio politico. In Québec, nonostante un francese ancora poco fluente, ha ottenuto un buon risultato, attirando anche elettori delusi dal Nuovo Partito Democratico, tradizionalmente progressisti.

Secondo Seamus O’Regan, ex ministro liberale, Carney ha evitato qualsiasi passo falso in una campagna elettorale condotta con disciplina. L’ex ministra Anita Anand, rientrata in politica per sostenerlo, ha definito la sua candidatura una risposta necessaria a una «minaccia economica esistenziale», alludendo all’inasprimento dei rapporti con gli Stati Uniti.

La sua ascesa è il risultato di un contesto geopolitico instabile, ma anche di una strategia costruita nel tempo. La “normalità” di Carney, in un’epoca segnata da retoriche polarizzanti, è apparsa come una scelta rassicurante per molti cittadini. Con calma e determinazione, ha colto un’opportunità che fino a poco tempo fa sembrava impensabile.

Alessia Gjuzi
Studentessa di Investigazione, Criminalità e Sicurezza Internazionale all'Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT)
RELATED ARTICLES

In evidenza

I più letti