Ad inizio gennaio del 2022, l’Agenzia internazionale per l’energia ha pubblicato un rapporto sul mercato elettronico in cui rileva che «dopo un lieve calo nel 2020, la domanda mondiale di elettricità è cresciuta del 6% nel 2021. È stato il più grande aumento annuale mai registrato in termini assoluti (oltre 1 500 TWh) ed il più grande aumento percentuale dal 2010, dopo la crisi finanziaria».
Questo perché «la domanda globale di elettricità è stata stimolata da una rapida ripresa economica, combinata con condizioni meteorologiche più estreme rispetto al 2020, compreso un inverno più freddo della media».
L’elettricità ha un ruolo cruciale da svolgere nella lotta contro il cambiamento climatico: infatti, per riuscire a contenere il surriscaldamento globale, vi è urgente necessità di impiegare l’energia in modo efficiente ed efficace. L’unico modo per farlo, è cambiare i modelli di consumo, introdurre nuove tecnologie per incrementare l’efficienza energetica nei processi produttivi e per sostituire le fonti fossili con fonti rinnovabili.
Finora, tuttavia, le fonti rinnovabili di elettricità non sono riuscite a tenere il passo per riuscire a soddisfare la domanda dei consumatori. Difatti, nello specifico, dal rapporto dell’AIE si nota che «il carbone ha soddisfatto più della metà dell’aumento della domanda globale. La produzione di elettricità da carbone ha raggiunto il picco storico, crescendo del 9%, spinta dall’eccezionale domanda e dalla competitività dei costi del carbone in alcuni mercati rispetto al gas». Lo scorso anno, l’elettricità generata dalle energie rinnovabili, invece, è cresciuta solo del 6% a livello globale ; quella a gas è cresciuta del 2%; mentre il nucleare è aumentato del 3,5%. Da questi dati, gli esperti hanno calcolato che le emissioni di anidride carbonica, in riferimento alla produzione di energia, sono aumentate del 7%, raggiungendo un nuovo record.
In aggiunta, si è visto che «l’aumento della domanda di combustibili fossili, combinato con i vincoli di approvvigionamento, ha provocato scarsità e prezzi elevati dell’energia», determinando, dunque, un incremento di quattro volte superiore alla media 2015-2020, dei prezzi medi all’ingrosso dell’elettricità.
La crescita della domanda è stata particolarmente intensa in Cina, dove è cresciuta di circa il 10%: anche negli Stati Uniti, la produzione di elettricità alimentata a carbone è aumentata del 19% nel 2021.
Però, ci sono alcune buone notizie: la rapida espansione della capacità di energia rinnovabile, dovrebbe essere sufficiente per coprire la stragrande maggioranza della crescita della domanda globale di elettricità fino al 2024. Infatti, dal rapporto si sottolinea che «prevediamo una crescita media annua della domanda di elettricità del 2,7% […] La crescita record delle rinnovabili (+8% in media all’anno) servirà per oltre il 90% della crescita della domanda netta durante questo periodo».
Tuttavia, le emissioni rimarranno elevate, in quanto le emissioni del settore energetico «rimarranno all’incirca allo stesso livello dal 2021 al 2024», anche se devono diminuire “bruscamente” affinché il mondo limiti il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius ed eviti gli effetti peggiori del cambiamento climatico.