Opibus è nata come progetto universitario e dopo qualche anno si è trasformata in una startup che è diventata partner di Uber e attrae molti investitori da tutto il mondo, anche dalla Silicon Valley. La compagnia per metà svedese e per metà keniota ha mosso i primi passi trasformando i 4×4 in veicoli elettrici, per poi passare alla riconversione dei mezzi di trasporto pubblici come gli autobus.
Quando Opibus era ancora un progetto ideato dagli studenti Filip Gardler, Mikael Gånge e Filip Lövström presso l’Università di Linköping, lo scopo era quello di trovare dei luoghi dove il passaggio verso la mobilità elettrica avrebbe avuto un forte impatto. Tra tutte le possibili opzioni è stato scelto il Kenya, dove, nel 2017, la compagnia Opibus è stata fondata.
I primi veicoli ad essere trasformati sono stati i 4×4 utilizzati duranti i safari, e il CEO del progetto, Lövström, afferma che è stato facile convincere i tour operator a convertire i propri mezzi, perché significava poter passare per le zone del safari in modo silenzioso e poter ritornare indietro facilmente per ricaricare i veicoli. Da allora Opibus ha continuato a trasformare i veicoli per le estrazioni minerarie e per altri servizi. Tuttavia, il processo per trasformare i motori di un mezzo di trasporto classico non è semplice; il prezzo iniziale per riconvertire una Toyota Land Cruiser o una Land Rover si aggira infatti intorno ai 40.000 dollari, in un arco di tempo che varia dai 10 ai 14 giorni. Lövström sostiene però che questo prezzo viene compensato dai benefici relativi alla trasformazione di un veicolo normale a un veicolo elettrico, tra cui la riduzione di CO2.
Recentemente, Opibus ha portato a termine la creazione di un autobus interamente elettrico e Lövström crede che in futuro questo mezzo di trasporto in particolare sarà di vitale importanza nelle infrastrutture locali, poiché nella zona sub-sahariana dell’Africa la popolazione è in costante aumento e le città cresceranno sempre di più in futuro. Ovviamente l’azienda ha dei competitor, tra cui BasiGo, che ha annunciato di voler iniziare a creare la propria flotta di autobus elettrici.
Per quanto riguarda l’energia elettrica, il mercato africano offre grandi opportunità per i veicoli a due o tre ruote, perché sono più economici e più utilizzati rispetto alle automobili. Per questo motivo, Opibus ha deciso di creare le proprie motociclette senza utilizzare quelle già esistenti, che non andavano incontro ai bisogni dei consumatori locali, che hanno bisogno di “veicoli resistenti, molto versatili, robusti, facili da riparare ed economici allo stesso tempo”, afferma Lövström.
Attualmente la compagnia sta aumentando i propri profitti e la produzione grazie ai numerosi investimenti che ha ricevuto nel novembre del 2021 e ha il progetto di espandersi in altre regioni, oltre che di impiegare molta più manodopera e offrire così posti di lavoro.