L’avanzamento dell’esercito russo verso Kiev prosegue. I sobborghi della città sono stati teatri di bombardamenti aerei notturni, le forze navali russe sono raccolte nel Mar Nero, nei pressi della città di Odessa. Prosegue anche l’assedio di Mariupol a seguito dell’evacuazione di circa 20.000 civili.
A sud dell’Ucraina, la città portuale di Mariupol, che conta una popolazione di circa 500.000 abitanti, è stata circondata. Mosca è penetrata a sud attraverso la Crimea, annessa nel 2014.
Sempre a sud sono stati registrati dei bombardamenti nella città di Odessa. La conquista della città sarebbe una mossa strategica per le truppe russe, poiché non permetterebbe all’Ucraina di avere accesso al Mar Nero.
Nelle province indipendentiste di Donetsk e Luhansk i combattimenti proseguono.
A nord-est le truppe russe hanno quasi circondato la città di Sumy, attaccando le infrastrutture e bloccando le vie di approvvigionamento. Tuttavia, le forze ucraine sono riuscite a prevenire i tentativi di isolare la città.
Le forze russe non sono riuscite a circondare Kharkiv, seconda città ucraina per grandezza, a seguito della mancanza di munizioni.
Il 16 marzo, in un discorso alla nazione, Vladimir Putin ha dichiarato che «la valanga di sanzioni da parte dell’Occidente è paragonabile alle violenze anti-semitiche». Inoltre, ha affermato che l’operazione armata in Ucraina sta procedendo “con successo”.
Nonostante i tentativi di porre fine alla guerra, secondo le parole di Putin, l’Occidente non lascerebbe spazio alla Russia di “risolvere il conflitto in modo pacifico”.