L’avventura di Elon Musk con il suo nuovo acquisto giunge ad un nuovo capitolo a seguito dei licenziamenti e delle dimissioni delle scorse settimane: stavolta il patron di Tesla e nuovo proprietario di Twitter dovrà fare in modo da soddisfare la legislazione europea in materia di disinformazione e moderazione generale dei contenuti.
Appena completata l’acquisizione del social, Elon Musk ha infatti eseguito un taglio del personale, lasciando intendere anche che alcuni contenuti potranno essere pubblicati più liberamente. Tutto ciò ha sollevato non pochi dubbi in merito al nuovo ruolo della sorveglianza online che si immagina il multimiliardario per la sua piattaforma.
Come riporta il Guardian, fra i piani pensati per il nuovo twitter ci sarebbe un allentamento sulla censura dei post che potrebbero essere ritenuti disinformativi per quanto riguarda l’emergenza covid19, altra cosa che ha spinto Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, a contattare direttamente Musk e invitarlo a fare di più per implementare la nuova normativa proposta dalla Ue.
La riunione si è rivelata costruttiva ed Elon Musk si è dimostrato pronto a collaborare, ma come sottolinea Breton, rimane ancora molto lavoro da svolgere.
Quello che rischia Twitter se non rispetterà le normative del nuovo DSA (Digital Services Act) in vigore dal 16 novembre, è una multa pari al 6% dei profitti globali che quindi ammonterebbe a circa 500 milioni di dollari. Nel caso in cui le sanzioni non dovessero sortire alcun effetto e vi fossero dei comprovati pericoli per la sicurezza e la vita delle persone, si procederà al blocco temporaneo della piattaforma in Europa.
Musk ha tempo fino agli inizi del 2023 per “mettersi in regola”, periodo in cui si prevede uno stress-test per capire se Twitter avrà effettivamente applicato tutte le regole previste dal DSA.