venerdì, 3 Maggio 2024
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Vertice NATO: le richieste di Kiev

Kiev ha chiesto sistemi di difesa aerea Patriot e carri armati al vertice NATO, trovando sostegno da parte degli alleati che però non offrono dettagli

Come riportato dalla BBC Russian News, in una conferenza stampa nel corso del vertice NATO tenutosi in Romania, considerando i ripetuti attacchi missilistici che hanno caratterizzato le ultime settimane, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha reso noto l’estremo bisogno da parte dell’Ucraina di sistemi di difesa missilistica Patriot per proteggere le sue infrastrutture civili e di carri armati di tipo occidentale per combattere contro la Russia. Il vertice dei ministri degli Esteri della NATO si è tenuto a Bucarest ed è durato due giorni. In seguito alle decisioni prese, Dmytro Kuleba ha affermato essere stato un errore di valutazione strategica la decisione da parte dell’Alleanza di non accettare l’Ucraina tra i suoi ranghi nel 2008, evidenziando che l’esame dell’attuale candidatura del Paese non dovrebbe essere rimandato a dopo la guerra.

Dopo l’incontro, i membri dell’Alleanza Atlantica hanno ribadito il loro pieno sostegno a Kiev, senza però annunciare la consegna di sistemi di difesa aerea o di carri armati. Il Segretario Generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg, da parte sua, ha descritto il compito principale della NATO in questo momento come aiutare l’Ucraina a vincere la guerra contro la Russia, e i ministri degli Esteri partecipanti si sono impegnati a mobilitare tutte le forze per il sostegno militare, economico, finanziario e umanitario all’Ucraina. Questo in base a quanto riportato dalla mittente tedesca DW.

Dall’inizio di ottobre la Russia ha iniziato a bombardare sistematicamente obiettivi civili in Ucraina, costringendo i residenti a convivere con frequenti blackout di elettricità, calore, comunicazioni e acqua. Questo potrebbe diventare un problema molto più serio in inverno, quando le temperature precipiteranno inesorabilmente. «La nostra richiesta è semplice: fornire i Patriot il prima possibile, perché l’Ucraina ha bisogno di questo sistema per proteggere i suoi civili e le infrastrutture critiche. Non è un’arma offensiva», ha detto Kuleba, sottolineando il timore di Kiev per ulteriori attacchi alle forniture energetiche da parte delle forze armate russe.

Gianluca Iacobini
Studente di Interpretariato e Traduzione
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