giovedì, 21 Novembre 2024
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Regno Unito: le conseguenze della pandemia sull’aeroporto di Heathrow

L’aeroporto di Heathrow è ancora in perdita a seguito della pandemia, ma registra anche aumenti nel numero di passeggeri e di voli

Tra tutti gli aeroporti europei, quello di Heathrow è sempre stato uno dei più affollati, nonché uno di quelli che offre maggiori collegamenti continentali e intercontinentali. Secondo quanto riportato dal The Guardian, però, le perdite registrate a seguito della pandemia non sono ancora state colmate, nonostante l’aeroporto abbia accolto solo nel primo trimestre dell’anno circa 17 milioni di passeggeri. A tal proposito, sono previsti diversi scioperi, anche se Heathrow ha assicurato che durante il periodo di massima affluenza in occasione dell’incoronazione di re Carlo III i passeggeri potranno viaggiare senza particolari disagi.

Pubblicando i risultati finanziari dei primi tre mesi, l’aeroporto ha dichiarato di non essere ancora tornato al profitto pre-pandemico e di aver riportato una perdita ante imposte pari a 139 milioni di sterline per il primo trimestre. La colpa dell’accaduto è addossata all’Ente Nazionale britannico per l’Aviazione Civile, che ha fissato la tariffa massima media per passeggero a 31,57 sterline, non permettendo quindi all’aeroporto di aumentare i guadagni. Heathrow sostiene che questo tetto è “troppo basso” e ha già presentato ricorso contro l’autorità di regolamentazione. Dall’altro lato, l’ente nazionale ribadisce che la sua decisione potrebbe contribuire a ridurre le tariffe per i passeggeri nei prossimi anni.

A seguito di una controversia sulla retribuzione, inoltre, durante il mese di maggio, circa 1.400 agenti di sicurezza iscritti al sindacato Union hanno intenzione di scioperare per otto giorni. Union ha dichiarato che lo sciopero potrebbe causare inevitabili disagi e ritardi nel periodo dell’incoronazione di re Carlo III, durante il quale ci si aspetta una grande affluenza. In risposta a ciò, Heathrow ha garantito ai passeggeri un normale traffico aereo sia in prossimità dell’incoronazione sia durante le vacanze di metà maggio.

Oltre all’inevitabile perdita, però, l’aeroporto ha registrato anche dati positivi, tra cui un notevole incremento nel numero di passeggeri durante le vacanze di Pasqua e l’implemento di voli verso le città cinesi, a seguito delle riaperture delle frontiere della Cina. L’amministratore delegato dell’aeroporto, John Holland-Kaye, ha dichiarato che l’anno è «iniziato bene», ma chiede al governo di rendere il Regno Unito più attraente per i visitatori stranieri prendendo dei provvedimenti circa la tassa di soggiorno. Dichiara: «Stiamo costruendo la nostra rete di rotte per collegare la Gran Bretagna ai mercati in crescita di tutto il mondo. Ora abbiamo bisogno che il governo attiri visitatori internazionali eliminando la tassa di soggiorno».

Alessia Iermano
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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