Dopo mesi di progressi russi, l’Ucraina ha dichiarato di aver riconquistato il territorio di Bakhmut. Secondo le parole del viceministro della Difesa Hanna Malyar, le forze ucraine sono avanzate di due chilometri in una settimana. Dall’altro lato, attraverso un messaggio su Telegram, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le notizie riportate non corrispondono alla realtà e che «la situazione generale nella zona di operazioni militari speciali è sotto controllo.»
Dall’inizio della guerra, Bakhmut ha assunto un’importanza simbolica per la Russia, anche se molti esperti ne mettono in dubbio l’effettivo valore tattico. Fino ad ora, il territorio è sempre stato sotto il controllo dell’esercito russo, ma lo stesso gruppo Wagner ha ammesso la difficoltà dell’operazione militare e ha accusato le truppe regolari russe di aver abbandonato le posizioni sul fronte della città.
Dopo mesi di stallo, grazie anche all’incremento di armi da parte dell’Occidente, l’Ucraina è pronta per la controffensiva. Solo nelle ultime settimane, l’esercito ucraino ha effettuato circa quattordici attacchi contro le forze e le attrezzature militari russe e distrutto nove droni nemici. Nonostante ciò, il presidente Volodymyr Zelensky sostiene che non sia ancora il momento giusto per agire. «Con ciò che abbiamo possiamo andare avanti e, credo, avere successo, ma perderemmo molte persone. Penso che sia inaccettabile. Quindi dobbiamo aspettare. Abbiamo bisogno ancora di un po’ di tempo», ha dichiarato in un’intervista.
Secondo la BBC, nonostante le parole del presidente, il corrispondente di guerra filo-Cremlino Sasha Kots ha affermato che la controffensiva è già iniziata: «Ci sono caricatori bassi nelle colonne che trasportano modelli di carri armati occidentali. In altre parole, Kiev ha deciso di aggravare la situazione lungo il fronte settentrionale in parallelo con l’inizio delle azioni offensive sul confine di Bakhmut.» Alexander Simonov, un altro corrispondente di guerra russo, ha scritto su Telegram che le forze ucraine hanno guadagnato diversi chilometri nei pressi del villaggio di Bohdanivka, proprio vicino a Bakhmut.
L’analista militare Oleksandr Musivenko sostiene che una controffensiva anticipata potrebbe non sconfiggere la Russia e la probabilità che la guerra continui anche l’anno prossimo è abbastanza alta. Secondo le sue parole alla radio ucraina NV, dipenderà tutto da come si svilupperanno le prossime battaglie.