34,9 milioni di dollari. È questo il prezzo al quale è stato venduto all’asta uno degli ultimi autoritratti della pittrice messicana Frida Kahlo, battendo ogni record latino-americano.
Parliamo di Diego y yo, un quadro di piccole dimensioni risalente al 1949, che mostra il volto dell’autrice con la figura di Diego Rivera impressa sulla fronte, quasi come fosse una presenza inquietante. Inoltre, l’uomo appare con un ulteriore terzo occhio, a simbolizzare il controllo costante che aveva sulla vita della moglie.
«È stato dipinto lo stesso anno in cui Diego iniziò una relazione amorosa con María Félix», ha spiegato Anna di Stasi, responsabile della sezione artistica latino-americana della casa d’aste Sotheby’s. «Questo potente ritratto è l’articolazione su tela della sua angoscia e del suo dolore».
Il ritratto è stato la star dell’asta tenutasi questo martedì 16 novembre a New York, ed è stato venduto al fondatore del Museo d’Arte Latino-americana di Buenos Aires (MALBA), l’imprenditore argentino Eduardo Constantini. Non verrà, però, esposto nella pinacoteca, ma verrà custodito nella sua collezione privata, dove sono già presenti altri capolavori di rinomati artisti, come ad esempio l’avanguardista cubano Wilfredo Lam e la surrealista ispano-messicana Remedios Varo.
«È un riassunto di tutta la passione e il dolore dell’autrice»
Grazie a tale cifra, Frida Kahlo entra nella storia come autrice latino-americana più quotata della storia, superando persino il marito (10 milioni di dollari nel 2018 per il quadro Los rivales) e stabilendo anche un record per l’opera mondiale di una donna, seconda solo a Georgia O’Keefe (44 milioni di dollari nel 2014).
Fino ad ora, il prezzo più alto pagato per un quadro di Frida Kahlo era stato otto milioni di dollari per Dos desnudos en el bosque, circa cinque anni fa.
«Il risultato [dell’asta] di questa notte potrebbe essere definito come la massima vendetta, ma in realtà non è altro che il massimo riconoscimento dello straordinario talento e del fascino globale di Kahlo», sono state le parole di Anna di Stasi. «Diego y yo è molto più di un dipinto fatto bene. È un riassunto di tutta la passione e il dolore dell’autrice».