sabato, 23 Novembre 2024
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Crisi in Cina: i pensionati sono troppi

In Cina si rischia una crisi umanitaria dovuta alla presenza di più pensionati rispetto alla forza lavoro e alle difficoltà a garantire assistenza e una pensione adeguata

Si stima che nel prossimo decennio in Cina, circa 300 milioni di persone, attualmente di età compresa tra i 50 e i 60 anni, siano destinate a lasciare la forza lavoro. Un numero quasi equivalente all’intera popolazione degli Stati Uniti. 

Come riferisce la BBC, per generazioni la Cina ha fatto affidamento sul sostegno dei figli per colmare le lacune nell’assistenza agli anziani: era dovere dei figli prendersi cura dei genitori anziani. Tuttavia, a causa della politica del figlio unico, introdotta in Cina nel 1980 e abrogata nel 2015 permettendo fino a tre figli, c’è sempre meno prole su cui gli anziani possano fare affidamento. Inoltre, con la rapida crescita economica, i giovani si sono allontanati dai villaggi natali dei genitori, lasciando un numero crescente di anziani a prendersi cura di sé o a fare affidamento sui sussidi governativi.

A peggiorare la situazione è anche il fatto che la Cina ha una delle età pensionabili più basse al mondo: 60 anni per gli uomini, 55 anni per le donne impiegate e 50 anni per le donne operaie. Nel paese, è da qualche anno che si pensa di aumentare l’età pensionabile, e sebbene il governo cinese abbia parlato di farlo gradualmente, ancora non è stato preso alcun provvedimento. Tuttavia, anche se fosse attuato, risolverebbe solo in minima parte un problema che rischia di diventare una crisi vera e propria tra 25 anni.

«A causa dell’invecchiamento della popolazione, le persone sono scettiche riguardo alle loro future pensioni» ha dichiaro Tao Wang, l’economista capo per la Cina presso UBS, in un’intervista rilasciata al New York Times.

Ed è proprio a causa di queste preoccupazioni che sempre più persone stanno decidendo di non contribuire o di non aderire al sistema, sospendendo i loro contributi o semplicemente rinunciando. 

A causa di questa situazione, sempre più anziani sono costretti a continuare a lavorare, nonostante la pensione, per poter sopravvivere. Come il signor Hao, come riporta in un’intervista a AlJazeera, che ha lavorato fino a 60 anni in un’azienda manifatturiera, per poi esser costretto ad andare in pensione, ma che continua a lavorare di giorno come contabile per un ristorante e di notte come guardia di sicurezza in un hotel per poter sopravvivere.  

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