«La cultura e l’intrattenimento in tutto il Paese saranno accessibili solo ai vaccinati o a coloro che sono guariti dal Covid», ha assicurato Merkel, che ha aggiunto: «Abbiamo compreso che la situazione attuale è molto grave e vogliamo adottare delle ulteriori misure a quelle già prese».
L’ex cancelliera ha poi sottolineato che le nuove misure sono un «atto di solidarietà nazionale» volte a «ridurre l’indice di contagio e alleggerire la pressione sul nostro sistema sanitario».
L’aumento dei casi si deve principalmente al fatto che poco meno del 70% della popolazione tedesca ha ricevuto il vaccino, una percentuale ben al di sotto della media europea. Come conseguenza di questa problematica, giovedì 2 dicembre nel territorio tedesco sono stati rilevati 73.000 nuovi casi di contagio da Covid e 388 morti nell’arco della stessa giornata.
Angela Merkel ha annunciato l’introduzione delle nuove misure restrittive insieme al suo successore Scholz; il nuovo cancelliere ha definito la situazione nel Paese grave e difficile e ha assicurato che per evitare una nuova ondata è necessario continuare la campagna vaccinale, estendendola anche a coloro che non ne hanno ancora preso parte.
Il nuovo governo si è posto l’obiettivo di mettere a disposizione 30 milioni di dosi prima di Natale, comprese prima, seconda e terza dose. Lo stesso Scholz ha cambiato pensiero e ha affermato che, se il tasso di vaccinazione fosse stato più alto, non ci sarebbe stato questo clima di incertezza nel Paese.
Lei stessa ha poi confermato che non si prevedeva una così scarsa attenzione all’immunizzazione volontaria e che, per questo motivo, è necessario rendere la vaccinazione obbligatoria.