Nel pieno del conflitto russo-ucraino, la presidenza francese ospita nella reggia di Versailles il vertice in cui oggetto della discussione fra i capi di Stato dei 27 paesi membri dell’Unione Europea è la guerra in Ucraina, in particolare le implicazioni del conflitto a livello economico ed energetico.
Ulteriori punti di discussione inoltre, i piani di difesa comune dell’UE e l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione.
Oltre alle misure già messe in atto negli scorsi giorni, come l’imposizione delle sanzioni finanziarie alla Russia, o la prima volta in assoluto di Bruxelles nella fornitura di armi all’Ucraina in quanto paese in guerra, si discute degli aiuti umanitari e, tra le varie considerazioni sull’invasione dell’Ucraina in corso, spicca la considerazione del presidente del parlamento europeo Roberta Metsola che, in riferimento alle azioni militari russe che continuano a colpire diverse strutture civili, le definisce «un crimine di guerra».
Diversi leader europei hanno proposto sanzioni più severe all’industria russa di gas e petrolio, con la conseguente necessità di ridurre la dipendenza dei paesi europei dalle risorse russe, promuovendo un piano di investimenti volti ad incrementare le fonti d’approvvigionamento interne all’UE, che dovrebbe permettere di smettere di servirsi dei combustibili fossili russi entro il 2027, a detta del presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Altro punto di discussione è poi la ridefinizione della sovranità dell’UE, che come ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, vedrà sicuramente dei grandi cambiamenti nella struttura della stessa Europa, definendo nuovi equilibri dal momento in cui le attuali azioni militari russe hanno inevitabilmente intaccato la sicurezza europea, come non accadeva dalla fine della seconda Guerra Mondiale e dalla disgregazione dell’Unione Sovietica del secolo scorso.