Giovedì 21 aprile 2022 è iniziata l’estradizione di Juan Orlando Hernández, l’ex presidente dell’Honduras, verso gli Stati Uniti, alcune settimana dopo la ratifica della Corte Suprema di Tegucigalpa della decisione di consegnarlo al paese americano e in seguito all’ultimo ricorso che la difesa ha presentato.
L’ex presidente è stato trasportato da una squadra di sicurezza di circa 1.000 uomini della Policía Nacional all’elicottero che lo attendeva all’aeroporto Toncontí di Tegucigalpa dal quale ha viaggiato sotto la custodia degli agenti della DEA (l’organo per l’applicazione delle politiche sulle droghe degli Stati Uniti). Negli USA, una corte federale ufficializzerà il suo arresto.
L’ex capo del governo si è sempre dichiarato innocente da tutti i capi di accusa, in più di un’occasione. Nonostante sia imputato di reati relativi al traffico di droga, insiste nel dichiarare la sua lontananza da questo mondo e assicura che durante i suoi otto anni di governo ha contribuito nel combattere il narcotraffico insieme alle agenzie specializzate degli Stati Uniti.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha dichiarato che Hernández è accusato di una presunta cospirazione per proteggere e trarre profitto dai contrabbandieri che trasportano la cocaina attraverso l’America Latina verso gli Stati Uniti. Le accuse ufficiali sono cospirazione per importazione di cocaina, detenzione di mitragliatrici e dispositivi distruttivi, e cospirazione per la detenzione di mitragliatrici e di dispositivi distruttivi. In una conferenza stampa Merrick Garland, il Segretario di Giustizia degli Stati Uniti, ha affermato che l’ex presidente ha abusato della sua carica in qualità di presidente dell’Honduras dal 2014 fino al 2022 per gestire il paese come un narcostato.
Secondo l’accusa, dal 2014 Hernández ha iniziato a collaborare con alcuni tra i gruppi di narcotrafficanti più violenti e ha ricevuto milioni di dollari da una rete che canalizzava la cocaina attraverso l’Honduras verso gli USA. Sempre l’accusa ritiene che il denaro sia stato utilizzato per arricchirsi, finanziare la propria ascesa politica e in seguito per restare al potere. In cambio, ha dato alle organizzazioni delle informazioni sulle forze dell’ordine che sembra avrebbero contribuito alla protezione dei capi dei cartelli, sia verso eventuali indagini che verso estradizioni negli gli Stati Uniti, fatto che ha permesso ai narcotrafficanti di continuare a perpetrare atti di violenza senza conseguenze.
Garland ha affermato che l’indagine in corso da anni del Dipartimento di Giustizia sulle organizzazioni di narcotraffico ha portato alla condanna di numerosi narcotrafficanti honduregni che sono stati responsabili dell’importazione di più di 500.000 kg di cocaina verso gli Stati Uniti e di dozzine di omicidi all’estero. Anne Milgram, responsabile della DEA, ha aggiunto che l’ex presidente non può nascondersi dietro il potere che gli ha garantito la sua posizione.