Nonostante gli sforzi bellici siano concentrati nel Donbass e nella provincia di Kherson, a sudest, il punto focale dell’ “operazione speciale” in Ucraina resta ad ovest, nell’Isola dei Serpenti, dove i russi tentano di rafforzare il proprio presidio dopo l’affondamento dell’ammiraglia Moskva.
«Se le truppe russe riescono a occupare “Snake Island” e impostare i loro sistemi di difesa aerea a lungo raggio, controlleranno il mare, la terra e l’aria nella parte nord-occidentale del Mar Nero e nel sud dell’Ucraina», dichiara l’esperto militare ucraino Oleh Zhdanov alla BBC.
Questo, secondo quanto riportato dalla BBC, sarebbe il motivo principale per cui l’incrociatore russo Moskva salpò sull’isola a poche ore dall’inizio della guerra, intimando il ritiro degli ufficiali ucraini.
L’Ucraina intanto fa il possibile per impedire ai russi di prendere il controllo dell’isola, che è un obiettivo strategico in quanto consentirebbe a Mosca di tentare uno sbarco e la conquista di Odessa e della costa ovest in direzione della Transnistria.
A questo si aggiunge il pericolo di un’ulteriore escalation di violenza a causa dell’allerta Bielorussia.
«Al fine di garantire la sicurezza della Bielorussia nella direzione meridionale, le forze per le operazioni speciali sono schierate in tre direzioni tattiche», si legge in quanto è stato dichiarato da un comunicato ufficiale del ministero della Difesa di Minsk, che ha annunciato il dispiegamento di “forze operative speciali” al confine ucraino. Il motivo ufficiale è reagire a una presunta minaccia che arriverebbe dall’Ucraina.