venerdì, 29 Marzo 2024
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Royal Mail: verso la consegna postale con i droni

50 nuove rotte per i droni postali permetteranno di raggiungere le zone più remote del Regno Unito

Come riportato dal Guardian, la Royal Mail, la più importante azienda postale britannica, intende istituire nell’arco dei prossimi tre anni 50 nuove rotte per i “droni postali” per poter raggiungere in maniera più agevole ed efficiente le zone più remote del Regno Unito, come le isole Scilly, le isole Shetland, le Ebridi e le Orcadi.

La Royal Mail ha pertanto avviato una partnership con l’azienda produttrice di droni logistici Windracers, ed in seguito all’approvazione dell’Autorità per l’Aviazione Civile, si potrà dare uno slancio a quest’iniziativa della compagnia postale britannica, con la possibilità di ridurre notevolmente le emissioni di carbonio necessarie per le consegne.

Questa novità mira ad introdurre fino a 500 droni in grado di ovviare agli inconvenienti legati alla mobilità con cui da sempre il servizio postale deve confrontarsi, primi fra tutti il maltempo e la distanza. Attualmente infatti la Royal Mail si serve di semplici aerei, traghetti e consegne via terra, le quali richiedono tempi di gran lunga superiori, essendo soggetti al traffico ed alle condizioni meteorologiche.

Royal Mail sta testando già da tempo l’utilizzo dei droni per effettuare voli di medio-lunga durata, l’ultimo dei quali si è svolto lo scorso aprile sulle isole Shetland.

I droni sono partiti dall’aeroporto di Tingwall a Lerwick e sono arrivati ad Unst, l’isola britannica più a Nord nel Regno Unito, con un volo di 50 miglia per tratta.

I droni in questione però non sostituiranno i postini, bensì sono progettati per raggiungere più velocemente le varie destinazioni per poi affidare comunque la consegna agli impiegati delle poste.

Il loro principale scopo quindi è quello di ridurre le emissioni di CO2, oltre a servire più agevolmente le zone più “fuori mano” del Regno Unito, in quanto, come dichiarato da Chris Paxton, capo dei test effettuati sui droni presso la Royal Mail, i droni erano stati progettati per recapitare aiuti in Africa, e «sono in grado di decollare in uno spazio relativamente ampio ed atterrare in un’area simile. Possono quindi atterrare sui campi, a condizione che l’area sia sufficientemente pianeggiante. Sono molto simili a dei piccoli aerei. L’unica differenza è che non c’è un pilota a bordo. Inoltre non c’è bisogno che chi li pilota sia in grado di vedere dove stanno andando, il che significa che possono volare nella nebbia».

I più grandi punti a favore di questi droni quindi, sono proprio la lunga percorrenza e una drastica riduzione dell’impronta ecologica, in quanto a detta dell’azienda produttrice Windracers, i droni produrrebbero il 30% di emissioni di carbonio in meno rispetto agli aerei convenzionali dotati di pilota, e questo permetterebbe di rivoluzionare totalmente il modo di effettuare consegne postali in tutto il Regno Unito.

Francesca Nardella
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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