In Mozambico, è stato dichiarato un focolaio di poliomielite selvaggia dopo aver riscontrato il primo caso da più di 30 anni in un bambino nella provincia nord-orientale di Tete.
Matshidiso Moeti, direttore generale dell’OMS per l’Africa, ha dichiarato: «La scoperta di un altro caso di virus della polio selvaggia in Africa è molto preoccupante, anche se non sorprende, vista la recente epidemia in Malawi. Tuttavia, mostra quanto sia pericoloso questo virus e quanto velocemente possa diffondersi.»
Il ministero della salute di Maputo sta già pianificando una campagna di vaccinazione per i bambini ancora non immunizzati o parzialmente protetti, si mira a rafforzare la loro immunità.
Questo virus, la poliomielite selvaggia, è considerato endemico in due paesi del mondo: Afghanistan e Pakistan.
Tramite un sequenziamento effettuato sul campione raccolto in Mozambico, si è potuto constatare che il ceppo è simile a quello circolante in Pakistan.
La biologa Agnese Collino, parlando dei rischi della poliomielite, dichiara: «Nella maggioranza dei casi l’infezione è asintomatica o si limita a sintomi intestinali; tuttavia, in alcune persone il virus riesce a superare la barriera gastrointestinale e diffondersi nel corpo attraverso il sistema sanguigno. Qualora li raggiunga può danneggiare i neuroni motori, provocando paralisi flaccide più o meno estese che in molti casi sono irreversibili.»
Il contagio della malattia avviene per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminate o tramite saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani.