venerdì, 19 Aprile 2024
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Stati Uniti allentano le restrizioni contro Cuba

Biden revoca alcune restrizioni imposte dal suo predecessore: la reintroduzione del programma per la riunificazione delle famiglie, il rafforzamento dei servizi consolari e il ripristino dei voli commerciali

Lunedì 17 maggio, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato una serie di misure volte a ridurre le restrizioni contro Cuba che erano state introdotte da Donald Trump. Si tratta soprattutto di ripristinare il programma cubano per il ricongiungimento familiare e di aumentare i servizi consolari, in particolare facilitare le pratiche per il visto a L’Avana.

Inoltre, l’amministrazione di Biden ha tolto il tetto massimo che i cubani residenti negli Stati Uniti potevano inviare ai parenti a Cuba di mille dollari a trimestre per aiutare gli imprenditori cubani a sostenere le loro famiglie ed espandere le loro attività.

L’obiettivo è riportare i rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba a com’erano durante l’amministrazione di Obama.

Sono stati aumentati anche i voli commerciali e charter per Cuba, attualmente è possibile raggiungere solo L’Avana, per consentire agli americani di interagire sempre di più con il popolo cubano attraverso visite di gruppo autorizzate. Nonostante ciò, gli Stati Uniti continueranno a vietare il turismo americano individuale non autorizzato a Cuba.

In una nota il portavoce Ned Price ha affermato «Sarà più facile per le famiglie che si trovano negli Stati Uniti andare a trovare i loro parenti a Cuba e i turisti statunitensi autorizzati potranno interagire con il popolo cubano, partecipare ad incontri di lavoro e condurre ricerche».

Attualmente Cuba sta affrontando una grave crisi economica e un’inflazione vertiginosa causata dalle sanzioni e dalla pandemia, per questo motivo il numero di migranti cubani che arriva al confine tra gli Stati Uniti e il Messico è aumentato enormemente.

L’Avana non ha accolto la notizia in modo positivo, in quanto il ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez, in un tweet, ha definito queste misure “un passo lento nella giusta direzione”. Ha criticato gli Stati Uniti per non aver modificato l’embargo del 1962 e per non aver rimosso Cuba dall’elenco degli stati che sponsorizzano il terrorismo.

Silvia Spera
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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