Primi casi di vaiolo delle scimmie sono stati registrati in America Latina, dove sono 3 le persone contagiate.
Il Ministero della Salute argentino ha comunicato che due persone, una argentina e l’altra residente in Spagna, sono risultate positive al vaiolo delle scimmie dopo aver riscontrato alcuni sintomi sospetti. Il primo caso si è verificato in un residente della provincia di Buenos Aires, tornato recentemente dalla Spagna: «Il paziente presenta buone condizioni di salute» riportano le autorità. Poco più tardi è stato confermato un secondo caso, un uomo tornato dalla Spagna mercoledì, che presenta lesioni ulcerose.
Anche in Messico, lo scorso 27 maggio, è stato individuato il primo caso di un uomo di 50 anni residente a New York, probabilmente contagiato durante un viaggio in Olanda ed è attualmente in cura presso un centro medico di Città del Messico.
«Fortunatamente è in condizioni stabili ed è in isolamento preventivo» confermano le autorità locali.
Sono stati riportati più di 300 casi a livello mondiale, in più di 20 paesi, la maggior parte in Europa.
Ciò che è noto è che si trasmette mediante contatto fisico con una persona già infetta e che presenta sintomi come febbre, mal di testa, dolori muscolari, spossatezza, linfonodi infiammati ed eruzioni cutanee.
«L’eruzione, secrezioni cutanee (tra cui liquidi, pus o sangue di lesioni cutanee) e le croste sono particolarmente contagiose» ha dichiarato la OMS. Prima dell’Argentina, lo scorso 24 maggio il governo della Bolivia ha decretato un’allerta epidemiologica, nonostante non si siano verificati casi sospetto o confermati.