Il 1° luglio 2022 ricorre il 25° anniversario del ritorno di Hong Kong alla Cina. Hong Kong è un’ex colonia britannica e regione amministrativa speciale della Cina dal 1997. Situata nella Cina meridionale, posta a sud-est di Guangzhou (Canton), la città è famosa per i grattacieli ed il porto. Il territorio è formato da una penisola ed alcune isole nel Mar Cinese Meridionale; l’economia è basata sul terziario, in special modo su commercio internazionale. La popolazione è per la maggior parte di etnia cinese e, conta oltre 7 milioni di abitanti. Hong Kong divenne una Colonia britannica dopo la prima guerra dell’Oppio (1839-1842). Le lingue ufficiali di Hong Kong sono l’inglese e il cinese (usate entrambe anche per i cartelli stradali).
La CGTN (China Global Television Network) ha esaminato alcuni indicatori per vedere come è cambiata l’economia di Hong Kong in questi ultimi 25 anni. Hong Kong è un importante centro finanziario, colpito già dalla crisi finanziaria asiatica del 1998 e dalla crisi dei mutui subprime iniziata negli Stati Uniti nel 2008; seguito nel 2003 dallo scoppio improvviso del virus SARS e del coronavirus nel 2020.
Inoltre, l’economia di Hong Kong dipende dal commercio internazionale. Infatti Guo Wanda, vicepresidente del China Development Institute ha affermato: “Hong Kong ha un’economia altamente aperta e orientata all’esportazione, suscettibile agli impatti esterni. Qualsiasi disturbo dal mondo esterno potrebbe causare grandi ondate a livello locale“. Per di più, Hong Kong è stato il sesto esportatore mondiale di commercio di merci nel 2020.
Il principale partner di Hong Kong è la Cina seguito da: Stati Uniti, Giappone, Taiwan, Singapore e Corea del Sud. Taiwan è un importante deposito per il commercio di merci di Hong Kong con la Cina continentale. I primi anni del ritorno di Hong Kong alla Cina non sono stati semplici, nel 2003 il tasso di disoccupazione era salito del 5,7 per cento. Gli analisti hanno affermato che le cause principali sono state lo scoppio della bolla immobiliare e la crisi finanziaria asiatica. Successivamente, dopo un incremento positivo nell’economia della regione, i tassi di disoccupazione sono risaliti dovuto: alle proteste di piazza e alle rivolte che hanno interrotto la normalità di Hong Kong nel 2019. Così facendo, hanno fatto precipitare l’economia locale nella peggiore crisi dal 1997.
Il 30 giugno 2020 è stata promulgata una legge sulla sicurezza nazionale per affrontare il crescente rischio di crimini. A quasi due anni dall’entrata in vigore, Hong Kong è ora di nuovo in carreggiata. Il tasso di criminalità complessivo ha registrato un calo del 10% nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.