giovedì, 21 Novembre 2024
HomeLingue e CultureBuenos Aires è la città più vivibile dell’America Latina

Buenos Aires è la città più vivibile dell’America Latina

La capitale argentina conquista il primo posto in America Latina, posizionandosi a livello di città come New York, Roma e Lisbona

La città di Buenos Aires è stata scelta come miglior città vivibile in America Latina e l’unica della regione rientrata nelle categorie più alte della classifica, secondo il sondaggio del ‘The Economist’ sull’indice di vivibilità globale nel 2022.

Quest’anno, infatti, la capitale argentina registra un miglioramento della qualità della vita, come conseguenza della fine delle restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19. Miglioramenti in ambito culturale, ambientale, scientifico ed educativo: la città ha guadagnato 3 punti in più rispetto all’ultima classifica, ottenendo il riconoscimento per l’ottava volta negli ultimi nove anni.

La classifica valuta la qualità della vita nelle città partendo da specifiche categorie: stabilità economica, sistema sanitario, cultura e ambiente, istruzione e infrastrutture. Su una scala da 1 a 100, la qualità dell’istruzione (100), il sistema sanitario (87,5) e le infrastrutture (85,7), sono stati gli aspetti più apprezzati e riconosciuti a Buenos Aires.

Di fatto, la città supera Berlino, Amsterdam e Manchester nel campo dell’istruzione, mentre a livello sanitario è avanti rispetto a Madrid, Miami e Sidney.

Fernando Straface, segretario generale e delle Relazioni Internazionali della città, ha sottolineato che «la qualità della nostra istruzione, la nostra offerta culturale e l’alto capitale umano sono i fattori che fanno di Buenos Aires una città molto competitiva a livello globale nell’attrarre turisti, studenti internazionali e nomadi digitali».

Per la prima volta, infatti, nella classifica risalta che l’estensione del lavoro da remoto (smart working), genererà più competenza e proprio su questa linea, nel 2020 la città diede avvio al programma “Digital Nomads BA”, con l’obiettivo di attirare 22mila lavoratori da remoto entro il 2023.

Chiara Felizzi
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM94)
RELATED ARTICLES

In evidenza

I più letti