Martedì 11 ottobre, a Lima, dinanzi al Congresso della Repubblica, la procuratrice generale Patricia Benavides ha presentato una denuncia costituzionale contro il presidente Pedro Castillo Terrones, accusato di aver fondato ed essere a capo di un’organizzazione criminale, di traffico di influenze illecite e di collusione in tre diversi casi.
La denuncia si estende anche ad altri membri della presunta organizzazione, tra cui un uomo d’affari vicino al Presidente e quattro ex consiglieri, arrestati in via preliminare per il loro presunto coinvolgimento.
Sembrerebbero essere coinvolti nel caso anche dei deputati, chiamati dall’opposizione e dai media “Los Niños”, accusati di aver favorito l’attività illecita del Presidente in cambio di appoggio al governo.
Stando a quanto dichiarato dalla Procura, l’organizzazione avrebbe la finalità di controllare e dirigere i processi di appalti statali al fine di ottenere profitti illeciti. Dalle indagini svolte infatti si sarebbe scoperto l’ottenimento di benefici economici per nomine in posizioni chiave, la riscossione di percentuali di gare d’appalto ottenute illecitamente e l’uso illecito dei poteri presidenziali.
Nel corso delle indagini, la Procura ha fatto perquisire l’abitazione della sorella del Presidente e gli uffici e residenze di alcuni parlamentari del partito centrista Acción Popular (AP). In risposta all’azione della Procura, il presidente peruviano ha dichiarato in un tweet: “La Procura è entrata in casa di mia sorella. Mia madre si trova lì. Questo atto offensivo ha avuto ripercussioni sulla sua salute. Ritengo la Procura Generale responsabile della salute di mia madre.”
Il Presidente, in quanto tale, gode dell’esenzione legale, ovvero dell’immunità, e non può essere accusato di reati dai tribunali. Per questo, la Procura è dovuta ricorrere a un reclamo costituzionale, una procedura speciale che si applica esclusivamente agli alti funzionari statali e che permette di accertare la commissione di reati nell’esercizio delle loro funzioni.
Per presentare una denuncia penale nei confronti del Presidente e adire la Corte Suprema di Giustizia è però necessaria l’approvazione del Congresso.
Secondo quanto riportato da BBC Mundo, in un primo momento il presidente Castillo si è difeso dalle accusa affermando di essere disposto a “dare la vita” per il bene del popolo, e ha poi denunciato, in sede di conferenza stampa, di trovarsi di fronte a “una nuova forma di colpo di Stato”.
Non è la prima volta che il Presidente viene accusato di corruzione e attività illecite. Castillo è ora coinvolto, insieme a sua moglie, in sei indagini della Procura, ed è sopravvissuto a due tentativi di impeachment. Seppur afflitto da una serie di cause giudiziarie, il Presidente ha fermamente espresso la propria volontà di tener testa a questi affronti e portare a termine il proprio mandato.
Ciononostante, la denuncia costituzionale costituisce per i suoi rivali al Congresso una nuova opportunità per cercare di destituirlo dalla carica.