giovedì, 18 Aprile 2024
HomeNotizie dal mondoMedio OrienteGerusalemme: due esplosioni provocano la morte di uno studente e 31 feriti

Gerusalemme: due esplosioni provocano la morte di uno studente e 31 feriti

A Gerusalemme torna l’incubo attentati. Due esplosioni verificatesi in sequenza presso due fermate degli autobus mettono in allarme il Paese

Due esplosioni presso due fermate dell’autobus a Gerusalemme hanno causato la morte di un minorenne e il ferimento di almeno 31 persone, alcune in condizioni critiche.

Le esplosioni sono avvenute nella mattina di mercoledì 23 novembre, nell’arco di 30 minuti, nella zona occidentale di Gerusalemme.

La prima esplosione si è verificata nei pressi di una fermata dell’autobus vicino l’ingresso della città, la seconda è avvenuta a Ramot, a nord della città, sempre in prossimità di una fermata dell’autobus.

Le autorità israeliane hanno da subito sospettato un «attacco terroristico coordinato» e stanno indagando per trovare i responsabili delle esplosioni, riporta la CNN.

Le prime indagini hanno indicato che entrambi gli ordigni esplosivi utilizzati nell’attacco erano due bombe costruite con chiodi e bulloni e fatte esplodere a distanza. 

Dopo aver partecipato ad una valutazione della situazione con i funzionari della sicurezza, l’ex primo ministro Yair Lapid ha dichiarato che: «Un vasto sforzo di intelligence è in corso e ci porterà a trovare i terroristi, chi si nasconde dietro di loro e quelli che hanno fornito loro le armi».

Lapid ha poi aggiunto che i responsabili verranno puniti nella misura massima consentita dalla legge.

La vittima di una delle due esplosioni, secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, era un sedicenne di nome Aryeh Shechopek.

Il ragazzo era uno studente della scuola Yeshiva, una scuola religiosa ebraica. Viveva nel quartiere di Har Nof a Gerusalemme e secondo quanto riportato dalle autorità israeliane aveva anche la cittadinanza canadese.

A causa dei numerosi raid israeliani e attacchi terroristici palestinesi che da sempre animano il paese, il sospetto delle autorità israeliane è da subito ricaduto sui gruppi militanti palestinesi.

Nel paese mediorientale, le tensioni sembrerebbero ancora più forti dopo l’ascesa al potere di Benjamin Netanyahu, tornato alla ribalta dopo le ultime elezioni e pronto a formare il governo più a destra della storia israeliana. 

In aggiunta, i militanti islamisti di Hamas hanno elogiato le due esplosioni definendole un «gesto eroico». 

Allo stesso modo, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina ha dichiarato che: «l’operazione avvenuta nella città occupata di Gerusalemme si inserisce nel contesto di risposta naturale all’occupazione di Israele e al suo terrorismo», riporta Al-Quds.

Tuttavia, nessuno ha rivendicato la responsabilità di quanto accaduto.

Negli ultimi mesi, Israele ha sperimentato una vera e propria ondata di terrorismo. Quest’ultimo attacco porta il bilancio delle vittime israeliane di quest’anno a 29 persone. 

Il 2022 è stato anche l’anno più mortale per i cittadini palestinesi: almeno 146 persone sono state uccise, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute palestinese.

Sara Grilli
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
RELATED ARTICLES

In evidenza

I più letti