giovedì, 21 Novembre 2024
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Ue-Cile: firmato un nuovo accordo commerciale

Unione europea e Cile si sono impegnati a rafforzare il dialogo politico e approfondire i rapporti in ambito commerciale, ambientale ed energetico con un patto che mira a ridurre la dipendenza europea da Cina e Russia

Lo scorso venerdì 9 dicembre la Commissione europea ha compiuto un significativo passo avanti nella sua politica di avvicinamento all’America Latina. In occasione dell’ incontro tra il Commissario europeo per il commercio Valdis Dombrovskis, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la sicurezza politica Josep Borrell, e la ministra cilena degli Esteri Antonia Urrejola, dopo cinque anni si sono conclusi i negoziati sull’Accordo Quadro Avanzato Ue-Cile.

L’accordo permette all’Ue un maggiore accesso a materie prime e combustibili puliti, quali litio, rame e idrogeno, fondamentali per la transizione ecologica e digitale, e apre le porte a quasi il 100% delle esportazioni europee che raggiungeranno il Paese sudamericano senza l’imposizione di dazi. Come riportato da El País, Dombrovskis ha dichiarato: «Il Cile è uno dei maggiori fornitori di litio al mondo. Questo materiale è molto importante per la mobilità elettrica e per il raggiungimento degli obiettivi ambientali europei. È chiaro che ne abbiamo bisogno per il Green Deal e per ridurre le dipendenze, come quella dal gas russo».

A seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, l’Accordo rappresenta un’importante mossa politica e strategica che permette all’Unione europea di reinserirsi in una regione dove sia Russia che Cina negli ultimi anni hanno guadagnato un sempre maggiore peso politico ed economico.

Per questo motivo, l’Ue sta preparando un’offensiva commerciale e diplomatica per il prossimo anno, in cui il passo compiuto venerdì è una prima pietra miliare: l’agenda di Bruxelles prevede la modernizzazione dell’accordo con il Messico e il completamento dell’accordo raggiunto con il Mercosur (il mercato comune dell’America meridionale), bloccato dalla Francia che chiede al Brasile un impegno contro la deforestazione.

Per Borrell il rafforzamento delle relazioni con l’America Latina è sempre stato una priorità e, durante la presentazione dell’accordo, ha sottolineato che il patto raggiunto «trascende la sfera commerciale», facendo riferimento al fatto che il testo tocca anche tematiche quali la parità di genere, il rispetto dell’ambiente e la possibilità di rompere unilateralmente l’accordo in caso di violazione dei principi democratici.

L’accordo si compone di due parti: una parte provvisoria che entrerà in vigore una volta ratificata dal Cile e dalle istituzioni dell’Ue, e una parte definitiva che entrerà in vigore una volta approvata dai parlamenti di tutti gli Stati membri dell’Unione.

Come riportato da El País, il vice capo delegazione presso la delegazione dell’Ue in Cile, Quentin Weiler, ha aggiunto: «Ora inizia un processo burocratico di verifiche legali e di traduzione del testo, che richiederà dai sei ai nove mesi prima di poter essere firmato». Secondo le previsioni di Bruxelles, la firma potrebbe avvenire nell’autunno del 2023.

Margherita Santoni
Studentessa della facoltà di Interpretariato e Traduzione
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