Instagram e Facebook, i due colossi dei social controllati da Meta, avrebbero violato il regolamento generale sulla protezione dei dati degli utenti (GDPR). I due social avrebbero infatti raccolto i dati personali degli utenti per sviluppare pubblicità personalizzate in base ai gusti di questi ultimi.
Secondo quanto riporta la BBC, alle due compagnie di Meta viene inoltre contestata una pratica scorretta consistente nel forzare gli utenti ad accettare le condizioni di condivisione di una parte dei loro dati con la piattaforma social in questione per poter usufruire delle funzioni offerte. In caso di rifiuto, l’utente non sarebbe stato in grado di utilizzare la piattaforma.
Per queste ragioni, le autorità dell’Irlanda, paese dove si trovano le sedi europee di Meta, hanno comminato due multe per le violazioni dei regolamenti europei. La somma totale delle sanzioni ammonta a 390 milioni di euro e si concedono a Meta 3 mesi per poter correggere la sua condotta per quanto riguarda il trattamento dei dati degli utenti. Non è la prima volta che le società di Zuckerberg vengono sanzionate dalla Ue, le varie sanzioni sono iniziate dal 2018, anno di entrata in vigore del GDPR in Europa.
Nella sua risposta, Meta si dice delusa dalle decisioni intraprese e afferma che il contenuto personalizzato, incluse anche le pubblicità, saranno sempre una parte integrante dei loro social. La multinazionale avrebbe inoltre stanziato 2 miliardi di euro per far fronte alle possibili sanzioni europee per l’anno 2023.
Va ricordato che le grandi compagnie come Meta ricevono i loro ricavi più sostanziosi proprio dalle pubblicità: nel 2021 Meta ha guadagnato ben 118 miliardi di dollari solamente dal cosiddetto advertising.