L’Armenia ha presentato all’Azerbaigian un progetto per un trattato di pace per cercare una soluzione alla disputa oramai decennale sulla regione del Nagorno-Karabakh.
Il primo ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan afferma che l’accordo prevede meccanismi di monitoraggio da entrambe le parti per prevenire violazioni dell’accordo di pace, inoltre la firma dell’Arzerbaigian porterebbe a una pace duratura, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Alcune copie del progetto sono state inviate ai membri del Gruppo di Minsk dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE): Russia, Stati Uniti e Francia.
La guerra del Nagorno-Karabakh è stato un conflitto armato che si è svolto tra il gennaio del 1992 e il maggio del 1994 nella piccola enclave del sud-ovest dell’Azerbaigian. Il conflitto vede la maggioranza etnica armena del Nagorno-Karabakh sostenuta dalla Repubblica Armena da una parte e l’Azerbaigian dall’altra.
Nel 1992 l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha istituito una struttura di lavoro chiamata Gruppo di Minsk allo scopo di trovare una soluzione pacifica e negoziata dopo la guerra del Nagorno-Karabakh.
Le trattative di pace per porre fine al conflitto etnico dopo la prima guerra nella regione non hanno portato a nessun risultato concreto per una fine delle ostilità.
Durante questi anni le tensioni tra le due popolazioni sono rimaste costanti senza adottare una soluzione utile per una risoluzione di pace.
Nel settembre 2020 le ostilità sono riprese quando le forze armate azere hanno attaccato simultaneamente l’intera linea di contatto dando avvio a una nuova guerra, conclusa quarantaquattro giorni dopo con un accordo-tregua mediato dalla Russia.
Il conflitto del 2020 ha ucciso più di 6.500 persone e si è conclusa con la perdita di alcuni territori controllati per quasi due decenni dall’Armenia.
I due paesi sono ancora tecnicamente in guerra e il governo dell’Azerbaigian minaccia di riconquistare il Nagorno-Karabakh con la forza militare.
Il nuovo progetto di pace proposto dall’Armenia sancisce un miglioramento delle relazioni con risultati concreti rispetto a quelli precedenti con la speranza di risolvere la situazione nel Caucaso.