Giovedì 16 febbraio a Minsk il Presidente bielorusso Aleksandr Grigor’evič Lukašenko ha rilasciato un’intervista alla stampa estera, tra cui la BBC, dichiarando che la Bielorussia entrerà in guerra nel caso in cui anche un solo soldato ucraino entri nel Paese.
Inoltre, come riportato dalla TASS, oltre diecimila soldati russi saranno al fianco dell’esercito bielorusso in caso di aggressione; infatti, Lukašenko ha dichiarato di aver accordato con Vladimir Putin che, se la Bielorussia sarà attaccata, la gestione militare sarà sotto il controllo bielorusso.
La risposta di Volodymyr Zelensky è stata immediata. In un’intervista alla BBC, il presidente ucraino ha affermato che l’entrata in guerra della Bielorussia a fianco della Russia sarebbe un errore. Tuttavia, come riportato dalla TASS, la Russia non ha mai chiesto alla Bielorussia di iniziare una guerra contro l’Ucraina.
Zelensky, inoltre, nell’intervista alla BBC ha ricordato che un anno fa l’invasione russa partì anche dal territorio bielorusso, poiché i militari russi si mossero dal Sud della Bielorussia verso Kiev. Lukašenko, come ha affermato nell’intervista alla BBC, è pronto a concedere nuovamente il territorio bielorusso a Putin. Inoltre, il leader bielorusso ha aggiunto che se questa escalation continuerà, ci sarà una guerra nucleare e la Bielorussia scomparirà insieme agli Stati Uniti e nessuno ha bisogno di ciò.
Lukašenko ha, infatti, proposto una negoziazione di pace prima di un’eventuale intensificazione del conflitto: «Invito il Presidente Biden in Bielorussia. […] Cercherò di convincere il Presidente russo a venire. Lo invito a Minsk, proprio come Biden. Ci sederemo e troveremo un accordo». Probabilmente -spiega l’emittente britannica- Biden declinerà l’invito bielorusso poiché in questo conflitto Lukašenko non è visto come un mediatore onesto.