venerdì, 29 Marzo 2024
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Guerra in Ucraina: Pechino possibile mediatore per gli accordi di pace

Zelensky dichiara di voler incontrare il leader cinese per discutere le proposte di Pechino sulla fine della guerra in Ucraina

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la conferenza in occasione del primo anniversario dall’inizio della guerra esprime la necessità di incontrare il leader cinese, Xi Jinping, l’unico secondo il presidente ucraino in grado di fare pressione su Putin per fermare la guerra.

È passato un anno dall’inizio della guerra in Ucraina e ancora si cerca di capire il ruolo della Cina negli schieramenti politici internazionali. Pechino sullo scacchiere internazionale sembra essere l’unico interlocutore che possa fare da intermediario tra i due Paesi in guerra.

Zelensky ha affermato «Voglio davvero credere che la Cina non fornirà armi alla Russia», secondo quanto riportato da BBC News.

Xi Jinping non ha ancora deciso se accettare o meno l’invito del leader ucraino a un possibile vertice.

La Cina durante quest’anno di guerra non ha mai abbandonato la Russia, ribadendo in più occasioni la necessità di trovare degli accordi di pace per la risoluzione del conflitto.

Considerando il comportamento iniziale della Cina, tuttavia, il capo della Nato Jens Stoltenberg ha detto che Pechino «non ha molta credibilità perché non è stata in grado di condannare l’invasione illegale dell’Ucraina».

La guerra dopo un anno non sembra trovare soluzione, Zelensky però continua a rassicurare il proprio paese con la prospettiva di una pace vicina.

Durante un’intervista il presidente ucraino ha detto che la vittoria «ci aspetta inevitabilmente se gli alleati rispetteranno le loro promesse e scadenze», ma il conflitto dopo un anno di tragici avvenimenti si è trasformato in una guerra di logoramento.

L’Ucraina non è sola e, nell’attesa della decisione di Pechino sulla politica da intraprendere per una risoluzione del conflitto, continuano gli aiuti degli alleati. La Polonia ha già consegnato quattro carri armati Leopard II di fabbricazione tedesca all’Ucraina. Il Regno Unito sta fornendo 14 carri armati Challenger 2. La Germania fornirà 14 carri armati Leopard, insieme alla Spagna e al Canada, mentre, gli Stati Uniti continuano a rappresentare il più grande fornitore di aiuti militare all’Ucraina, con l’invio di 31 carri armati M1 Abrams.

La nuova tranche di aiuti della Casa Bianca per l’Ucraina vale 12 miliardi di dollari, di cui 2 miliardi di dollari dal Dipartimento della Difesa, comprese munizioni e droni, e 10 miliardi di dollari dal Dipartimento di Stato, compreso il sostegno al bilancio del governo ucraino.

Giulia De Franco
Studentessa Investigazione, Criminalità e sicurezza Internazionale
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