Lo scorso venerdì 10 marzo il primo ministro israeliano è arrivato a Roma. Durante la visita in Italia, della durata di 3 giorni, Netanyahu è stato impegnato in una serie di importanti colloqui. Tra questi, è stato fondamentale il confronto con la premier Giorgia Meloni.
Durante la mattina di venerdì, Netanyahu ha parlato a un forum di imprenditori italiani, cui ha dichiarato la volontà di Israele di aumentare le esportazioni di gas in Italia e in Europa.
«Stiamo già cooperando nel settore del gas con la vostra compagnia nazionale (riferendosi a ENI), ma abbiamo l’obiettivo di espandere tale cooperazione» ha detto al ministro italiano per le Imprese Adolfo Urso. «È necessario esaminare in modo attento e rapido la possibilità di aggiungere un impianto di GNL (gas naturale liquefatto), forse a Cipro, per aumentare le capacità di Israele di esportare gas verso l’Italia e da qui verso l’Europa».
Come altri Paesi europei, l’Italia sta lavorando per ridurre la sua dipendenza dal gas russo in seguito all’inizio della guerra in Ucraina. Israele ha iniziato a produrre ed esportare gas dopo aver scoperto diversi giacimenti al largo delle sue coste nel 2010. Manca però un gasdotto di collegamento con l’Europa meridionale.
Nel pomeriggio Netanyahu ha incontrato il premier italiano Giorgia Meloni. È stato accolto a palazzo Chigi da una guardia d’onore. Una banda militare ha poi suonato Hatikvah e l’inno nazionale italiano, prima che i due leader passassero in rassegna le truppe.
Dopo il colloquio, il primo ministro israeliano ha anticipato che le relazioni tra Israele e l’Italia stanno per ampliarsi in modo significativo. «L’amicizia tra l’Italia e Israele è di lunga data e in crescita. Credo che stia per assumere una dimensione ancora maggiore», ha dichiarato.
«Penso che ci sia spazio per un’enorme collaborazione e per un miglioramento», ha poi proseguito secondo quanto riporta The Time of Israel.
Netanyahu ha aggiunto che nei prossimi mesi si terrà in Israele un importante incontro tra le due parti. L’oggetto sarà la cooperazione in materia di gas naturale, acqua, agricoltura, innovazione e altro ancora.
Nel suo discorso, il primo ministro israeliano non ha menzionato l’Iran, sebbene l’avvicinamento delle potenze europee alla posizione di Israele sul programma nucleare di Teheran sia stato uno degli obiettivi principali dell’incontro. Tuttavia i funzionari israeliani hanno dichiarato che l’Iran è stato discusso a lungo durante i colloqui bilaterali.
L’incontro con Meloni è avvenuto subito dopo che l’Iran e l’Arabia Saudita hanno annunciato la ripresa dei rapporti diplomatici. A causa di questo sviluppo Netanyahu ha ricevuto numerose critiche. Il premier è stato infatti accusato di non essere stato in grado di prevenire questa nuova intesa.
Secondo quando riportato da Reuters, in un’intervista prima del suo viaggio, Netanyahu ha detto che avrebbe chiesto a Meloni di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Né lui né la premier italiana hanno menzionato la questione venerdì.