I rappresentati dell’Arabia Saudita e dell’Iran si sono incontrati lo scorso giovedì 6 aprile a Pechino per discutere i dettagli chiave della ripresa delle relazioni bilaterali. La visita segue lo storico mediato dalla Cina il mese scorso.
I due Paesi hanno deciso la riapertura delle ambasciate a Teheran e a Riyad, di incoraggiare le visite di delegazioni ufficiali e private, e di facilitare i visti per i cittadini iraniani e sauditi. Hanno inoltre concordato di discutere la ripresa dei voli tra i due Paesi.
Si è trattato del primo incontro formale tra il ministro degli Esteri saudita, principe Faisal bin Farhan Al Saud, e il suo omologo iraniano, Hossein Amirabdollahian, dopo una frattura di anni tra Teheran e Riyad. La precedente situazione aveva alimentato l’instabilità nella regione.
«I gruppi tecnici continueranno a coordinarsi per esaminare le modalità di espansione della cooperazione», si legge in una dichiarazione congiunta riportata da Al Jazeera.
«Le due parti hanno sottolineato l’importanza di dare seguito all’attuazione dell’Accordo di Pechino e alla sua attivazione in modo da aumentare la fiducia reciproca e i campi di cooperazione. L’obiettivo è di contribuire a creare sicurezza, stabilità e prosperità nella regione», si legge nel comunicato.
Il video pubblicato giovedì dai media di Stato sauditi mostra i due ministri che si stringono la mano mentre posano per le foto, incoraggiati dal ministro degli Esteri cinese Qin Gang, che si trova al centro.
La ripresa delle relazioni tra i due Paesi è stata ampiamente vista come una vittoria diplomatica della Cina in una regione del Golfo che è stata a lungo considerata parte del dominio di influenza degli Stati Uniti.
L’alto diplomatico cinese Wang Yi ha definito l’accordo una «vittoria per il dialogo e per la pace”, secondo quanto riportato dalla CNN. Inoltre, lo ha definito come risultato del «ruolo costruttivo della Cina nel facilitare la corretta risoluzione delle questioni più scottanti in tutto il mondo», in una dichiarazione del Ministero degli Esteri cinese di marzo, quando è stato annunciato l’accordo.
L’Arabia Saudita e l’Iran hanno rotto i legami formali nel 2016, dopo che i manifestanti iraniani attaccarono l’ambasciata saudita in risposta all’esecuzione da parte del regno del leader musulmano sciita Nimr al-Nimr .
Il regno chiese poi ai diplomatici iraniani di lasciare il Paese entro 48 ore, mentre deliberò l’evacuazione del personale dell’ambasciata da Teheran.
I due Paesi hanno anche sostenuto i fronti opposti della guerra civile in Yemen e del conflitto siriano.
Il ripristino dei legami tra Iran e Arabia Saudita giunge in un momento di grandi cambiamenti nelle dinamiche di potere della regione.