Lo scorso martedì 18 aprile il presidente siriano Bashar al-Assad ha ricevuto a Damasco il ministro degli Esteri saudita, principe Faisal bin Farhan, nel passo più significativo verso la fine del decennale isolamento regionale della Siria. Questo incontro si inserisce in un momento di ampia distensione regionale.
È stata la prima visita a Damasco di un alto diplomatico della potenza araba, da quando i legami tra i due Paesi si sono interrotti in seguito alla repressione di al-Assad contro i manifestanti nel 2011, che è poi degenerata in una guerra civile decennale.
Nel corso dell’incontro sono stati discussi i passi necessari per una soluzione politica del conflitto siriano che ne preservi l’identità araba e la restituisca al “suo ambiente arabo”. Al-Assad ha affermato che le «politiche aperte e realistiche» del Regno saudita hanno giovato all’intera regione.
Le due parti hanno concordato di riprendere i rapporti diplomatici e, secondo alcune fonti riportare dalla Reuters, bin Farhan si sarebbe recato a Damasco per invitare al-Assad al vertice della Lega Araba che Riyadh ospiterà il prossimo mese. Tuttavia, le dichiarazioni ufficiali non ne hanno fatto menzione.
Meno di due settimane fa il ministro degli Esteri siriano Faisal Al Miqdad si è recato a Gedda, porto saudita sul Mar Rosso, secondo quanto riportato dalla Reuters.
Questo viaggio è avvenuto due giorni dopo l’incontro dei diplomatici di nove Paesi arabi nella medesima città saudita, secondo quanto riportato da Al Jazeera. In questa occasione si è discussa la possibilità di porre fine al lungo periodo di isolamento diplomatico della Siria e di un suo possibile ritorno nella Lega Araba, composta da 22 membri, dopo la sospensione nel 2011.
L’Arabia Saudita ha interrotto i legami con il governo di al-Assad nel 2012 e Riyadh ha a lungo sostenuto l’eliminazione politica di al-Assad, appoggiando i ribelli nelle prime fasi della guerra. Anche molti altri Paesi arabi hanno tagliato i ponti con la Siria.
Di recente, tuttavia, le capitali regionali si sono gradualmente riavvicinate ad al-Assad, che ha recuperato la maggior parte del territorio occupati dai rivali, con il sostegno determinante di Russia e Iran. Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno ristabilito i legami con Damasco alla fine del 2018, hanno guidato il progetto di reintegrazione della Siria nella Lega Araba.
Il disgelo nelle relazioni tra Riyadh e Damasco fa parte di una tendenza più ampia che ha visto l’Arabia Saudita e l’Iran concordare di ripristinare i rapporti diplomatici in un riallineamento regionale volto ad allentare le tensioni.