sabato, 23 Novembre 2024
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Titan: ritrovate macerie del sommergibile accanto alla prua del Titanic

Una possibile implosione ha causato la scomparsa del Titan, poco dopo aver perso i contatti con la superficie

Giovedì 22 giugno, le autorità statunitensi hanno riferito che si è verificata una possibile implosione del Titan, il sottomarino che ospitava cinque passeggeri e che si stava dirigendo verso il relitto del transatlantico Titanic.

La Guardia Costiera ha riportato che sono stati trovati dei detriti riconducibili al sottomarino, da ciò si presume che sia stato schiacciato dalla pressione oceanica in modo “catastrofico”, secondo quanto riporta la BBC. Inoltre, ha espresso le condoglianze per la presunta morte dell’equipaggio.

Gli esperti sono pronti ad indagare su cosa sia davvero successo, studiano i pezzi trovati vicino alla prua del Titanic. Secondo Ryan Ramsey, ex capitano di sottomarini della Royal Navy britannica, grazie alla raccolta delle macerie si potrà ricostruire il quadro completo della sequenza degli eventi che hanno portato alla tragedia.

Dopo aver trovato cinque frammenti del sommergibile, la Marina degli Stati Uniti ha detto di aver rivelato «un’anomalia acustica compatibile con un’implosione», subito dopo che il Titan ha perso contatti con la superficie.

Le indagini si concentreranno sui pezzi di fibra di carbonio con cui è stata prodotta parte dell’imbarcazione. Ogni pezzo sarà analizzato al microscopio per analizzare la direzione dei filamenti di fibra di carbonio. Infatti, ci si chiede se ha subito un danno strutturale che ha prodotto una rottura nello scafo e che ha conseguentemente provocato la possibile implosione.

Il professore Roderick A. Smith, dell’Imperial College di Londra, ha affermato che “la fibra di carbonio fallisce a causa di difetti interni nella sua costruzione. Le giunzioni tra fibra di carbonio e titanio richiedono un’ispezione molto accurata.”

«Nel caso in cui si trattasse di un guasto catastrofico della carcassa principale, il sommergibile sarebbe stato soggetto a pressioni incredibilmente elevate, equivalenti al peso della Torre Eiffel, decine di migliaia di tonnellate, comprimendo l’imbarcazione», ha affermato il professor Blair Thornton dell’Università di Southampton in una intervista rilasciata alla BBC.

Non è chiaro quale agenzia guiderà l’indagine, poiché non esiste un protocollo per tali eventi con un sommergibile. Il commodoro Mauger ha affermato che questo caso è particolarmente complesso perché l’incidente è avvenuto in una parte remota dell’oceano e ha coinvolto persone di diverse nazionalità.

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