giovedì, 21 Novembre 2024
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La strage di Lampedusa: 10 anni dopo

Lo scorso 3 ottobre si è celebrata la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in ricordo della strage di Lampedusa del 2013. Il naufragio provocò la morte di quasi 400 persone, divenute poi simbolo di tutte le vittime della traversata dal Nord-Africa all’Europa

Dieci anni fa, un peschereccio di appena 20 metri partito da Misurata, in Libia, con a bordo per lo più rifugiati dall’Eritrea e dalla Somalia, si inabissava davanti alle coste di Lampedusa 

Stando alle prime notizie riportate da Rai News e The Guardian e dalle ricostruzioni effettuate, la barca era salpata appena due giorni prima. Nella notte del 3 ottobre si sarebbe verificato un blocco dei motori, portando l’acqua ad entrare nell’imbarcazione. A quel punto un membro dell’equipaggio, nel disperato tentativo di attirare l’attenzione, diede fuoco ad un panno. Le persone a bordo si spostarono su un lato e il peschereccio ruotò tre volte su stesso prima di affondare definitivamente. La barca si ribaltò a mezzo miglio dall’Isola dei Conigli. I soccorsi non si sarebbero attivati prima delle 07:00 della mattina successiva. Le operazioni di soccorso durarono giorni, furono salvate 155 persone delle oltre 500 a bordo. Nella successiva giornata di venerdì, mentre continuavano le disperate ricerche dei superstiti, il governo Italiano dichiarò una giornata di lutto nazionale. 

Nel 2015 il tunisino Khaled Ben-Salam e il somalo Mouhamud Elmi Muhid furono accusati e condannati per traffico di esseri umani, riporta Rai News. 

Il 18 ottobre fu inaugurata l’operazione militare e umanitaria della Marina Militare italiana, detta Mare Nostrum con l’obiettivo di controllare i flussi migratori via mare, assicurare giustizia alle vittime di trafficanti e garantirne la salvaguardia. L’operazione si concluse il 31 ottobre 2014 con non poche critiche. Fu sostituita dall’operazione europea Triton che, come denuncia Save The Children, apparve inadeguata dato che, rispetto al Mare Nostrum, lo scopo principale era il controllo delle frontiere e le operazioni di salvataggio venivano effettuate solo in caso di estrema necessità e senza mai spingersi oltre le 30 miglia dalla costa, e successivamente da altre operazioni congiunte (Themis, Sophia, Poseidon, Indalo) in collaborazione con l’agenzia europea Frontex

Anche quest’anno a Lampedusa le celebrazioni del 3 ottobre che ricordano i morti del 2013 e i tanti migranti che ancora attraversano il Mediterraneo si sono svolte come di consueto, con la marcia in ricordo delle vittime e la commemorazione davanti alla spiaggia dei Conigli con la deposizione in mare di una corona di fiori. Spicca però l’assenza, nonostante la Giornata sia stata istituita ufficialmente con la Legge 45/2016, delle istituzioni nazionali italiane proprio in occasione del decimo anniversario dell’evento, che è stato invece ricordato dalla Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola all’apertura della sessione plenaria a Strasburgo.

con la collaborazione di Consuelo Dosolini

Lisia Petrini
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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