martedì, 3 Dicembre 2024
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Ucraina sempre più vicina all’ingresso nell’Unione Europea

L’Ucraina ha iniziato i colloqui per l’adesione all’Unione europea, ottenendo il sostegno della Commissione europea

Mercoledì 8 novembre l’Ucraina ha ottenuto il sostegno della Commissione europea per i colloqui sull’adesione dell’Ucraina. Ciò permetterebbe all’Ucraina di avvicinarsi all’adesione all’Unione europea, cinque mesi dopo che i 27 Stati membri le hanno conferito lo status di candidato. Inoltre, come affermato dalla BBC, il capo della Commissione Ursula von der Leyen ha elogiato i suoi «eccellenti progressi, anche se sta combattendo una guerra esistenziale», aggiungendo anche che i colloqui dovrebbero iniziare con la Moldavia e che la Georgia, nel caso approvi le riforme, dovrebbe diventare candidata. La Moldavia e l’Ucraina hanno presentato domanda di adesione nelle settimane successive all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ed entrambe sono diventate candidate a giugno. All’epoca la Georgia era stata scartata per lo status di candidato.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha descritto il rapporto della Commissione europea come “storico” e ha affermato che è stato un giorno importante per la nazione. Von der Leyen ha affermato che l’Ucraina ha completato «ben oltre il 90% delle riforme necessarie» che l’UE ha stabilito l’anno scorso, aggiungendo che «l’obiettivo è davvero a portata di mano». È stato anche un giorno da festeggiare in Georgia, ha detto. Si ritiene che il governo di Tbilisi abbia compiuto progressi sufficienti in materia di parità di genere, lotta alla violenza contro le donne e alla criminalità organizzata. Una decisione finale sulle raccomandazioni sarà presa dagli Stati membri dell’Unione europea al vertice di dicembre. I negoziati di adesione all’UE, infatti, sono uno slalom di tecnicismi e avvertimenti e tendono ad essere faticosamente lenti. Per aderire, i paesi candidati devono soddisfare criteri giuridici ed economici rigorosi. Ogni decisione di allargamento richiede il sostegno di tutti i 27 membri dell’UE e qualsiasi paese può bloccare i negoziati in qualsiasi fase, spesso a causa di controversie bilaterali. Il rapporto della Commissione europea, pubblicato mercoledì, raccomanda tuttavia che l’Ucraina debba riformare ulteriormente il modo in cui vengono selezionati i giudici costituzionali, introdurre un’azione più severa contro la corruzione e il riciclaggio di denaro e adottare nuove leggi per frenare l’influenza dei potenti uomini d’affari del Paese, noti come oligarchi.

Alessia Bianconi
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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