giovedì, 21 Novembre 2024
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Trump stravince in Iowa: la Casa Bianca è più vicina

Con la conquista di 98 su 99 contee dell’Iowa, Trump si aggiudica un primo grande successo

La vittoria di Donald Trump alle primarie in Iowa è considerato uno dei risultati meno sorprendenti nella storia delle primarie dello stato. Secondo il New York Times, infatti, il trionfo dell’ex presidente era già chiaro a soli 31 minuti dall’inizio delle votazioni. Un trionfo schiacciante che lo ha visto prevalere sui suoi avversari con il 51% dei voti, seguito dal governatore della Florida Ron DeSantis (21%) e dall’ex governatrice della Carolina del Sud, nonché ex ambasciatrice all’ONU Nikki Haley (19%).

Si tratta di una vittoria di ampio respiro, in quanto gli elettori di Trump sono giovani e anziani, uomini e donne, ma anche evangelici e conservatori di estrema destra, che gli avevano dato filo da torcere nel 2016.

Inoltre, il suo rivale «più ideologicamente simile a lui», come lo definisce la BBC, Vivek Ramaswamy, ha abbandonato le primarie assicurandogli il suo appoggio per il voto di martedì 23 gennaio nel New Hampshire. I sostenitori di Ramaswamy, inoltre, vedevano in Trump la loro seconda scelta che ora è diventata di fatto la prima.

Il successo di Trump, che vince in tutte le contee dell’Iowa (meno una, dove è secondo per un solo voto) è dunque un passo molto importante verso la candidatura alle presidenziali.

La strategia adottata in campagna elettorale, tuttavia, viene considerata anomala dal New York Times, in quanto rappresenta «il ripudio dei classici rituali delle campagne elettorali dell’Iowa» tra cui la visita a tutte le 99 contee dello stato federale, alla quale si è dedicato invece DeSantis. In aggiunta, Trump si è negato al dibattito con gli altri candidati, concentrandosi direttamente sui problemi da risolvere, secondo la filosofia dei “fatti non parole”. Per questo motivo, la sua assenza dai momenti più “caldi” delle primarie ha portato i suoi rivali a “duellare”, impedendo loro di fermare la corsa di Trump verso la vittoria.

Quello di Trump si è dunque rivelato un risultato significativo, specie dopo le presidenziali di tre anni fa e i risvolti negativi derivanti dall’aver messo in discussione la legittimità della vittoria di Joe Biden: una strategia culminata con l’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021.

Al momento le aspettative sono tutte sulle primarie in New Hampshire. Secondo recenti sondaggi, Nikki Hailey e Donald Trump sarebbero testa a testa.

Hailey ha portato avanti in New Hampshire una lunga campagna, mentre DeSantis si è concentrato sull’Iowa, come afferma la BBC, spendendo milioni in pubblicità e riuscendo a superare solo di pochi voti l’avversaria. Tuttavia, gli esperti sostengono che questa potrebbe essere «la migliore (e forse ultima) possibilità per Hailey di emergere come l’alternativa a Trump». Il 40% degli elettori del New Hampshire è difatti indipendente, e la Hailey ha l’appoggio assicurato del governatore Sununu.

La partita è ancora aperta e, come afferma Matthew Bartlett alla BBC, ci si può aspettare di tutto.

Laura Vargiu
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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