giovedì, 21 Novembre 2024
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USA: disattese aspettative sull’inflazione

La FED registra tassi d'inflazione lievemente superiori a quanto pronosticato. Rimangono invariati i tassi d'interesse

Non rallenta l’inflazione negli Stati Uniti, che anzi si mostra più alta delle aspettative delle autorità finanziarie del Paese. La battaglia al carovita non sembra volgere al termine per i consumatori americani. La Federal Reserve registra un aumento dei prezzi pari al 3,5% per il mese di marzo, in contrasto con il 3,2% di febbraio. Di fronte a questi valori, non è difficile immaginare un mantenimento degli attuali tassi d’interesse del 5,5%, almeno per il momento e solo più avanti nel tempo eventuali tagli.

Infatti, nonostante la sorpresa dei dati di marzo, la Federal Reserve intende continuare col piano iniziale di tagliare i tassi almeno tre volte prima di dicembre, stando a TradingEconomics. Tuttavia, vengono segnalati alcuni dati positivi, come una crescita del PIL al 2,1% rispetto alle proiezioni di dicembre che lo davano all’1,4%. Anche i dati sulla disoccupazione consentono un moderato ottimismo, presentando un calo che tocca il 4% contro il 4,1% pronosticato.

Tra i beni che hanno visto un aumento di prezzo maggiore vi sono la benzina e gli affitti. Il loro aumento è responsabile per più di metà sul totale dell’inflazione registrata. Per quanto riguarda i servizi, gli aumenti più importanti si registrano nel settore della sanità –con un aumento dello 0,6%- e nel settore assicurativo, con un balzo del 2,6%. Il comportamento dei consumatori, tuttavia, registra un aumento dei consumi dello 0,1% superiore alle stime. I salari invece aumentano dello 0,5% rispetto alla crescita dello 0,3% del mese di febbraio.

Nella giornata del 24 aprile, come riporta la CNN, il presidente Joe Biden ha riconosciuto la necessità di «fare di più» per mantenere i prezzi sotto controllo. «Il report di oggi dimostra come l’inflazione sia scesa del 60% dal suo picco, ma dobbiamo fare di più per abbassare il costo della vita per i lavoratori. I prezzi sono ancora troppo alti per gli affitti e la spesa, anche se i prezzi di prodotti essenziali come il latte o le uova sono più bassi di un anno fa» ha aggiunto.

Rimane dunque una priorità per la Casa Bianca e la Federal Reserve tenere sotto controllo l’inflazione e riportarla al 2%. Questo rappresenta un obbiettivo che la banca centrale si prefigge di conseguire da diversi anni.

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