«Il governo da me guidato ha deciso all’unanimità: il canale di incitamento Al Jazeera verrà chiuso in Israele» ha dichiarato il primo ministro israeliano Netanyahu in un post pubblicato su X. Il blocco al colosso mediatico arabo a Gerusalemme è avvenuto domenica 5 maggio, con il sequestro di apparecchiature di comunicazione, comprese telecamere, microfoni, server, laptop e alcuni telefoni cellulari, secondo quanto comunicato dall’emittente. Nella stessa giornata, la polizia ha fatto irruzione negli uffici di Al Jazeera e ha interrotto le trasmissioni via satellite e via cavo.
Fin dal 7 ottobre, il notiziario qatariota ha prodotto costanti resoconti sulla guerra a Gaza. Il servizio in lingua araba ha spesso pubblicato dichiarazioni video di Hamas e di altri gruppi militanti nella regione, attirando le critiche da parte delle autorità israeliane che hanno accusato la rete di fare da portavoce all’organizzazione. Ad aprile, il parlamento israeliano ha ratificato una legge che consente la chiusura di emittenti straniere considerate una minaccia alla sicurezza nazionale per 45 giorni, un periodo che può essere rinnovato, riporta il Guardian.
Già in passato Al Jazeera aveva accusato Israele di aver preso di mira i suoi giornalisti, tra cui Samer Abu Daqqa e Hamza Al-Dahdouh, entrambi rimasti uccisi da un drone israeliano. L’emittente ha affermato che la decisione del governo israeliano costituisce un tentativo di nascondere le sue azioni nella Striscia di Gaza, violando il diritto internazionale e umanitario. «Gli attacchi, le uccisioni, gli arresti e le intimidazioni messe in atto da Israele nei confronti dei giornalisti non distoglieranno Al Jazeera dal suo impegno». La chiusura del network minaccia anche di incrementare le tensioni con Doha, che già da aprile rivaluta il suo ruolo di mediatore nel conflitto, come riferisce il Los Angeles Times.
La decisione è stata condannata da Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres. «Una stampa libera fornisce un servizio inestimabile per garantire che il pubblico sia informato e coinvolto» ha affermato in una dichiarazione riportata da CNN, mentre L’Associazione della Stampa Estera ha definito la chiusura di Al Jazeera un motivo di preoccupazione per tutti i sostenitori della libertà di stampa e ha esortato il governo israeliano a tornare sui suoi passi.
Nonostante la risoluzione sia stata approvata all’unanimità, meno definito è stato il consenso sulla tempistica. La votazione ha subito un rinvio a causa delle preoccupazioni mostrate dai capi del Mossad e dello Shin Bet, per i quali la chiusura di Al Jazeera potrebbe danneggiare i negoziati per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, secondo quanto riporta il Times of Israel.