I cadaveri di tre surfisti sono stati trovati abbandonati in un pozzo e i corpi riportavano delle ferite da arma da fuoco sulla testa. I parenti hanno identificato i loro corpi secondo quanto riferito in una dichiarazione dall’Ufficio della Procura Generale della Bassa California, come riporta la CNN.
I ragazzi assassinati erano due fratelli australiani, Callum e Jake Robinson, e il loro amico americano, Jack Carter Rhoad. I tre amici si trovavano vicino alla città di Ensenada dove si erano recati per fare surf e come riportato dalle autorità locali i tre ragazzi probabilmente sono stati aggrediti durante un tentativo di rapina del loro veicolo. Infatti, un camioncino bianco è stato trovato bruciato a circa 40 miglia dal luogo in cui sono stati ritrovati i corpi.
Intanto, l’Ufficio della Procura Generale ha dichiarato che tre cittadini messicani precedentemente interrogati sono stati arrestati con l’accusa di rapimento e tra questi una donna era in possesso del cellulare di una delle vittime.
La città di Ensenada possiede un’industria turistica in forte espansione che attira ogni anno un numero sempre maggiore di surfisti. Tuttavia, la criminalità, i rapimenti e il traffico di esseri umani sono frequenti soprattutto nelle zone di confine e il tasso di omicidi in Messico è tra i più alti al mondo. Inoltre, si stima che nel Paese ci siano più di 100.000 persone disperse.
Gli ultimi omicidi hanno suscitato indignazione nella comunità di surfisti di Ensenada e circa 500 persone hanno protestato domenica scorsa per chiedere giustizia e maggiore sicurezza. Paulina Rodríguez, una surfista residente a Ensenada, ha affermato: «questa è la lotta, ed è importante che non sia silenziosa. Dobbiamo continuare ad attirare l’attenzione su questi problemi, continuare a protestare, ad alzare la voce e chiedere la fine dell’impunità», riporta la BBC.
María Elena Andrade Ramírez, la procuratrice generale della Bassa California ha affermato che verrà condotta un’indagine approfondita «su questi sfortunati eventi fino a quando i responsabili non sentiranno tutto il peso della legge». Anche il Ministero degli Esteri messicano ha rilasciato una dichiarazione in cui ha espresso le sue condoglianze verso le famiglie delle vittime.