venerdì, 18 Ottobre 2024
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Taiwan in stato di allerta: la Cina avvia esercitazioni militari intorno all’isola

Taiwan mette in stato d'allerta il proprio esercito, dopo che la Cina ha avviato delle esercitazioni militari intorno all'isola

Nella mattinata del 14 ottobre, la Cina ha avviato delle esercitazioni militari, circondando Taiwan con l’impiego di aerei e navi. Il Capitano di Vascello cinese Li Xi ha affermato che le operazioni sono effettuate «nelle zone a nord, a sud e ad est dell’isola di Taiwan». Li Xi ha anche spiegato che queste operazioni militari «si concentrano sulle pattuglie che si occupano di operazioni navali e di terra, del blocco di porti e delle aree chiave», ma anche «dell’attacco di obiettivi marittimi e terrestri», e «della conquista della superiorità globale», come riportato da Le Monde.

Il difficile rapporto tra Cina e Taiwan ha origine nel 1949, alla fine della guerra civile cinese, quando i comunisti guidati da Mao Zedong vinsero il conflitto e proclamarono la nascita della Repubblica Popolare Cinese, con Pechino come capitale. I nazionalisti sconfitti si rifugiarono sull’isola di Taiwan, dove fondarono la Repubblica di Cina, stabilendo la capitale a Taipei. Da allora, entrambe le Repubbliche si sono definite “legittimo governo della Cina”, anche se la comunità internazionale riconosce il governo di Pechino e non quello di Taiwan. Recentemente, si è discusso dello status politico e legale di Taiwan, soprattutto per quanto riguarda il possesso delle acque dello stretto di Taiwan, ipotizzando due scenari: da una parte l’unificazione dei due Paesi, voluta da Pechino; dall’altra il riconoscimento dell’indipendenza di Taiwan. Quest’ultima, tuttavia, è un’ipotesi alla quale la Cina si oppone.

Le Monde riporta che Liu Dejun, portavoce della guardia costiera cinese, ha dichiarato che quattro flotte sono state inviate per «un’ispezione» nelle acque intorno all’isola «secondo la legge fondata sul principio di “una sola Cina”, secondo la quale Taiwan fa parte del territorio cinese.

L’esercito di Taiwan è quindi in stato di allerta da domenica 13 ottobre, dopo aver intercettato una portaerei cinese nelle acque a sud dell’isola. Il Ministro della Difesa di Taiwan ha dichiarato che «la portaerei cinese ha attraversato il Canale di Bashi ed è probabile che si stia dirigendo verso il Pacifico occidentale», sottolineando che l’esercito «è in stato di allerta, pronto a reagire se necessario», come riportato da Le Figaro.

Le esercitazioni militari intorno a Taiwan sono sempre più frequenti: nell’agosto del 2022, la Cina avviò una settimana di esercitazioni dopo che la Speaker della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, si era recata sull’isola per una visita di Stato. Anche l’elezione del Presidente Lai Ching-te, che era stato definito come un «pericoloso separatista» da Pechino, ha scatenato una reazione simile da parte della Cina. Le esercitazioni militari di questi giorni, invece, sono state avviate dopo che il Presidente Lai Ching-te, durante un discorso pubblico, ha affermato che l’isola «non dipende» dalla Cina, e che Pechino «non ha il diritto di rappresentare Taiwan», come riportato dalla CNN.

Mariarosa Ferrari
Studentessa di Interpretariato e Traduzione
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