lunedì, 9 Dicembre 2024
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Secondo la Banca d’Inghilterra il Paese deve «ricostruire le relazioni» economiche con l’Ue

Otto anni dopo il referendum sulla Brexit, il Governatore della Banca d’Inghilterra evidenzia l’importanza di ristabilire una cooperazione economica con l’Unione Europea

Giovedì 14 novembre, in un discorso alla Mansion House di Londra, il Governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha sottolineato l’importanza di «ricostruire le relazioni» con l’Unione Europea, dopo che la Brexit ha portato a conseguenze negative per l’economia inglese. Bailey ha poi dichiarato di non prendere posizioni riguardo alla Brexit, ma di «dover sottolinearne le conseguenze», come riportato da The Guardian.

Il Governatore della Banca si è soffermato sulle conseguenze che l’uscita dall’Ue ha avuto sullo scambio di merci: «questo aspetto evidenzia la ragione per cui dovremmo stare attenti e accogliere ogni opportunità per ricostruire rapporti, sempre nel rispetto della decisione del popolo britannico».

Già prima del referendum del 2016, l’allora governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, avvertì sui possibili impatti economici derivanti dalla Brexit. Gli esportatori di merci, soprattutto le imprese più piccole, hanno riscontrato difficoltà con le cosiddette “barriere non tariffarie”, come i controlli doganali. Il governo inglese ha cercato di rafforzare la collaborazione con l’Ue, che però ha chiarito di non essere disponibile ad avviare una negoziazione sull’accordo di commercio e cooperazione (TCA).


«Non torneremo indietro sulla decisione della Brexit e non rientreremo nel mercato unico dell’UE, ma dobbiamo ripristinare la nostra collaborazione», ha dichiarato il cancelliere Rachel Reeves, come riportato dalla BBC.

Diversi politici sperano in un miglioramento delle relazioni tra il Regno Unito e l’UE. Ad esempio, il ministro dell’Economia spagnolo, Carlos Cuerpo, ha dichiarato alla BBC: «Bisogna essere ottimisti e pensare che si possa raggiungere un accordo migliore su questo fronte».

Intanto la stagnazione economica del Paese preoccupa: il PIL del Regno Unito è cresciuto solo dello 0,1% nel terzo trimestre, dopo una crescita dello 0,5% nei mesi precedenti, come riporta Le Figaro. La direttrice dell’Istituto di statistica nazionale inglese (ONS), Liz McKeown, ha scritto su X che, nel corso del terzo trimestre, l’attività economica è «cresciuta solo leggermente […], seguendo il recente rallentamento della crescita» osservato nel Paese.

Il governo ha adottato diverse misure economiche, tra cui un significativo aumento delle imposte. Rachel Reeves ha dichiarato di aver preso «scelte difficili per ristabilire le fondamenta dell’economia e stabilizzare le finanze pubbliche». Adesso assicureremo la crescita grazie agli investimenti e alle riforme». Tra le riforme previste c’è il progetto di creare dei “megafondi” di pensione, raggruppando le piccole Casse locali, con l’auspicio di raggiungere 80 miliardi di sterline (96 miliardi di euro) di investimenti aggiuntivi per l’economia.

Mariarosa Ferrari
Studentessa di Interpretariato e Traduzione
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