venerdì, 24 Gennaio 2025
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L’Australia impone ai giganti tecnologici il pagamento per i contenuti giornalistici

Le nuove misure volute da Canberra per garantire il finanziamento del giornalismo locale

Il governo australiano ha annunciato un nuovo schema per obbligare le grandi piattaforme tecnologiche, come Google e Meta (proprietaria di Facebook), a negoziare compensi con le testate giornalistiche australiane per l’utilizzo dei loro contenuti a partire dal 1° gennaio 2025.

The Times  presenta questa misura come un passo avanti per garantire finanziamenti stabili al giornalismo locale, considerato fondamentale per la democrazia. Il governo ha dichiarato che la tassa sarà applicata alle piattaforme che non riusciranno a raggiungere accordi volontari con gli editori​. Il ministro delle Comunicazioni, Michelle Rowland, ha spiegato che, in mancanza di accordi, le piattaforme saranno soggette a una tassa annuale significativa.

Il New York Post fa notare che Meta ha recentemente rifiutato di rinnovare i contratti esistenti con alcune testate, spingendo il governo a adottare un approccio più severo. Rowland ha dichiarato che il piano, chiamato “News Bargaining Incentive”, è stato ideato per proteggere il settore dei media locali e garantire che le piattaforme digitali contribuiscano equamente al suo finanziamento​.

The Guardian illustra il nuovo schema del piano, che prevede tre obiettivi principali: incentivare le negoziazioni volontarie tra le piattaforme e gli editori, fornire supporto finanziario al giornalismo indipendente e mantenere la competitività del settore. L’iniziativa segue il successo iniziale del “News Media Bargaining Code” introdotto nel 2021, che aveva portato molte piattaforme a siglare accordi con le testate. Tuttavia, la decisione di alcuni giganti tecnologici di non rinnovare questi contratti ha evidenziato la necessità di regolamentazioni più stringenti​.

Il governo ha sottolineato, riporta DW, che queste misure non mirano a generare entrate per lo Stato, ma a riconoscere il valore dei contenuti giornalistici e a sostenere la stampa indipendente. Inoltre, si evidenzia che l’iniziativa include incentivi per l’utilizzo di modelli di business più trasparenti e sostenibili, garantendo che le entrate derivanti dai contenuti siano reinvestite nel miglioramento del giornalismo.

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