Burkina Faso, Mali e Niger hanno confermato la loro intenzione di ritirarsi dalla Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), ma i leader del blocco hanno concesso un periodo di grazia di sei mesi, durante il quale i tre paesi potranno riconsiderare la loro decisione. La data ufficiale per l’uscita è stata fissata al 29 gennaio 2025, mentre quella effettiva sarà il 29 luglio 2025, al termine del periodo di grazia concesso, come riportato da Al Jazeera.
La decisione arriva dopo mesi di tensioni tra i paesi membri dell’ECOWAS e i governi militari che hanno preso il potere in Burkina Faso, Mali e Niger in seguito a colpi di Stato, per i quali l’alleanza ha richiesto il ripristino di governi democratici. La comunità regionale ha tentato senza successo di fermare il ritiro, che rappresenta una battuta d’arresto significativa per l’integrazione economica e politica dell’Africa occidentale. Il blocco perderà così 76 milioni di abitanti, pari a circa il 17% della popolazione totale di 446 milioni, oltre a più della metà della sua area geografica complessiva, secondo quanto riportato dalla BBC.
I tre paesi, che sono stati membri fondatori della comunità economica nel 1975, hanno formato una nuova alleanza, la “Alleanza degli Stati del Sahel” (AES), ma il leader del Mali, Assimi Goïta, ha garantito che l’alleanza manterrà il diritto di residenza e di viaggio senza visto per i cittadini degli altri paesi dell’ECOWAS, come riportato dalla BBC. Questo assicurerà una continuità nelle relazioni interregionali.
Il periodo di transizione mira a preservare il dialogo tra i due blocchi e mitigare l’impatto della decisione sulla cooperazione regionale. Tuttavia, la situazione rimane complessa, con la crescente influenza della Russia sui governi militari e un crescente distacco dalle potenze occidentali. Il ritiro di questi paesi rappresenta una svolta significativa per la politica e l’economia della regione, che potrebbe affrontare ulteriori trasformazioni nei prossimi mesi.