mercoledì, 22 Gennaio 2025
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Cuba rimossa dalla lista degli Stati sponsor del terrorismo: verso la normalizzazione dei rapporti con gli USA

La decisione di Joe Biden offre una nuova opportunità ai due paesi, ma l'incertezza politica persiste in vista dell'amministrazione Trump

In uno degli ultimi atti ufficiali del suo mandato da presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha annunciato che Cuba sarà rimossa dalla lista degli Stati sponsor del terrorismo, una decisione che segna un’importante svolta nelle relazioni tra i due paesi. L’accordo, mediato dalla Chiesa cattolica, prevede anche il rilascio “graduale” di 553 prigionieri politici detenuti ingiustamente a Cuba. L’annuncio arriva a pochi giorni dall’inizio del mandato di Donald Trump, che aveva reinserito Cuba nella stessa lista nel 2021, durante il suo mandato.

La decisione di Biden è stata lodata dal governo cubano che, secondo quanto riportato da Reuters, ha definito l’azione un passo nella «direzione giusta», sebbene abbia sottolineato che il blocco economico degli Stati Uniti contro l’isola rimane in vigore, continuando a rappresentare un ostacolo significativo per lo sviluppo economico dell’Isola. Tuttavia, la mossa di Biden è stata vista come un’opportunità per alleviare la crisi umanitaria che affligge il paese, peggiorata dalla scarsità di risorse come cibo, carburante e medicinali.

L’accordo ha suscitato reazioni contrastanti: se da un lato i leader di sinistra latinoamericani, come il presidente colombiano Gustavo Petro e il brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, hanno applaudito la decisione, dall’altro alcuni esponenti repubblicani negli Stati Uniti hanno promesso di lavorare con Trump per annullare la decisione di Biden una volta che l’ex presidente assumerà il suo secondo mandato. Rick Scott, senatore conservatore della Florida, in una dichiarazione riportata da The Guardian ha definito la decisione «il regalo di addio di Joe Biden ai dittatori e ai terroristi di tutto il mondo».

Mentre i prigionieri politici vengono rilasciati e le relazioni tra i due paesi sembrano migliorare, la prospettiva di una politica estera più dura da parte della nuova amministrazione Trump rende difficile prevedere se questa iniziativa sarà effettivamente sostenibile nel lungo termine. Mike Waltz, futuro consigliere per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Trump, ha dichiarato che «nessuno dovrebbe nutrire illusioni riguardo un cambiamento nella politica verso Cuba», come riportato dalla BBC.

L’episodio evidenzia come le politiche verso Cuba siano diventate un campo di battaglia tra diverse visioni geopolitiche e interne, con l’America Latina che, in gran parte, spinge per un approccio più aperto e dialogante, mentre gli Stati Uniti rimangono divisi su come affrontare il regime cubano.

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